OLANDA DEL NORD IN BICI PARTE 3

State programmando le prossime vacanze pasquali o estive? Potreste prendere spunto da questo tour nel nord dell’Olanda, patria delle biciclette!

Questo tour è perfetto per famiglie con bambini.

Troverete a questi link, le due “puntate” precedenti del nostro diario di viaggio:

Groningen e da Groningen a Pietersburen.

distanza: 55 km

strada: pista ciclabile

altimetria: totalmente pianeggiante

L’Olanda del nord offre un’alternativa al fascino patinato – e fin troppo gettonato – di Amsterdam

e naturalmente ha una serie di infrastrutture ciclabili per il turismo di altissima qualità, come il resto del Paese. Questo itinerario nella regione di Groningen, iniziato con un tour urbano del capoluogo qui e proseguito nel Waddenland fino a Pietersburen qui, si sposta in questa terza parte lungo la costa del Mare del Nord, tra geometrie sconfinate che uniscono mare e terra in un lunghissimo abbraccio.

Per chi ama viaggiare a contatto con la natura, il camping Klein Deikum è un’ottima base di appoggio per la notte tra la tappa precedente e questa. Quella del campeggio in tenda o roulotte per gli olandesi non è soltanto una scelta economica, ma uno stile di vita e di viaggio: intere famiglie preferiscono ogni anno questo soggiorno “senza filtri”, e non è detto che ci si debba privare di confort, anzi.

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La pista ciclabile ci porta lontano dalla costa in direzione del confine tedesco, e il primo punto di interesse è il borgo

medievale di Menkemaborg: una villa nobiliare del Seicento,

con un affascinante giardino neoclassico. All’interno del cortile adiacente a quello che un tempo era il ponte levatoio con fossato, la taverna tipica ‘t Schathoes van de Menkemaborg, che propone alcuni dei piatti tradizionali della cucina di Groningen e dintorni: zuppa groninghese (senape e panna), salumi e formaggi, e l’immancabile salmone, vero sovrano dei mari di queste zone.

Per digerire tutte queste prelibatezze, prima di rimettersi in sella vale senz’altro la pena spendere un po’ di tempo a visitare l’interno del castello, appartenuto a una famiglia di proprietari terrieri stabilitisi qui tra XVI e XVII secolo, attorno al quale si è poi sviluppato il borgo.

E poi una passeggiata nel meraviglioso giardino, per scoprire un angolo di Olanda inedito.

Ma è tempo di rimettersi in viaggio: la prossima fermata di questa tappa è un vero e proprio gioiellino.

La cittadina di Appingedam, infatti, presenta una caratteristica peculiare che la rende famosa in tutta Olanda e oltre: le sue tipiche cucine sospese nascono infatti dall’esigenza di ricavare spazi in un contesto piuttosto angusto. Vederle sporgere dalle costruzioni sopra l’acqua dei suoi pittoreschi canali ha un fascino tutto particolare, originato curiosamente dalla mentalità pratica e funzionale degli olandesi e divenuto in seguito un elemento folkloristico che ne caratterizza l’identità.

Colpisce anche il fatto di incontrare ovunque finestre enormi e salotti a vista dei passanti. Le ragioni di questa caratteristica dell’edilizia locale sono sia pratiche (luce sfruttata il più possibile, traslochi più facili in presenza di scale e porte molto strette) che etiche (la morale calvinista impone come vanto il fatto di non avere nulla da nascondere, sia in casa che fuori).

Se dopo una quarantina di chilometri il paesaggio può iniziare a sembrare monotono (pianura e canali, mulini e casette), niente paura: la tappa è quasi finita, e il borgo di Termunterzijl ci attende con un’ulteriore nuova veste dell’Olanda. Una piccola comunità di pescatori, che ha fatto dei gamberetti la propria attività storica, e che si è recentemente convertita al turismo.

Termunterzijl è il posto perfetto per una sosta durante un cicloviaggio nell’Europa del nord: si trova lungo frequentate rotte ciclabili da e verso la Germania, che è davvero a due passi. Dal molo del suo porticciolo possiamo già vedere l’isola di Borkum e l’altra sponda del fiume Ems, che sono già territorio teutonico. Per un pernotto a base di relax e benessere, l’Hotel Termunterzijl offre un arredamento di design in stile marinaresco, strizzando l’occhio alle tradizioni locali, nonché un interessante museo della pesca, una deliziosa cucina tipica e un servizio di noleggio bici elettriche; altrimenti, il camping Zeestrand costituisce un’ottima alternativa wild.

Claudio Mancini: Cicloturista per vocazione, ciclista urbano per necessità, sono felice del fatto che dove finiscano le mie zampe inizi sempre un paio di pedali. In sella a bici scassate ho attraversato l'Europa e valicato passi montani, e finora sono sempre tornato a casa. Mi piace scoprire in modo grottesco e poetico i posti che attraverso, dall'alto dei 20 km orari. Adoro il cibo locale e l'aggettivo "casareccio", le strade provinciali e i passaggi a livello. Scrivo diari di viaggio per ricordarmi per quali luoghi sono passato (www.abbondantiedozzinali.it).