Oggi vogliamo proporvi una facile pedalata in Trentino, da Borgo Valsugana fino ad Arte Sella, per visitare una mostra molto speciale…
Pedaliamo in Valle di Sella, che per dei cicloturisti già dovrebbe essere una garanzia!
La Valle di Sella è una valle laterale della Valsugana, orientata da ovest verso est, si apre all’altezza di Borgo Valsugana. Si estende per circa 6K ettari, non ha un vero centro abitato, ma solo piccoli gruppi di case sparse qua e là. Malgrado ciò durante la prima guerra mondiale, fu teatro di aspri combattimenti tra italiani e austriaci, che si contendevano il controllo sui vari passi e bocchette che si affacciavano da Sella sull’altopiano di Asiago. L’esercito italiano inoltre tentò di mantenere il controllo della Valle per cercare di rendere difficile l’approvvigionamento di alcuni importanti forti austriaci sull’altopiano come Forte Vezzena (di cui parliamo qui), Forte Verle , Forte Belvedere Gschwent e Forte Campo Luserna.
Anche quest’oggi partiamo da Levico Terme, oggi utilizziamo delle e-bike che abbiamo noleggiato a Levico, e con quelle dopo il caffè al bicigrill lungo la ciclabile del Brenta, percorriamo i circa 15 km che ci dividono da Borgo Valsugana. Questa prima parte è assolutamente piatta, senza nessuna difficoltà, c’è solo il piacere di pedalare lungo la ciclabile che costeggia il Brenta, guardandosi intorno per ammirare il paesaggio.
Una volta arrivati al Borgo, si lascia la ciclabile alla propria sinistra e si inizia a salire lungo la strada provinciale 40 della Valle Sella. Il traffico non è molto, ma fate attenzione ugualmente lungo i circa 10 km di salita, la strada è larga e ben tenuta, ma mai distrarsi. A circa metà del percorso incontrerete lungo un tornante una casa privata, con un piccolo spiazzo davanti. Fate una veloce sosta per riposare e godervi lo splendido panorama di tutta la valle e di un pezzo della Valsugana.
Avendo delle e-bike e potendo sfruttare più o meno l’aiuto del motore elettrico, la salita non è certo un problema. Quando la strada spiana leggermente mancano poche centinaia di metri all’inizio del percorso sterrato che conduce ad Arte Sella. Questi ultimi 3 km circa sono già un museo. Saremo accompagnati da varie opere d’arte, 25 in tutto e tutte rigorosamente in materiale naturale, che si inseriscono perfettamente nel bosco che stiamo attraversando.
Di lì a poco si arriva a Malga Costa, sede di Arte Sella, meta della nostra pedalata. Arte Sella è una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata quasi 30 anni fa, nel 1986, che si svolge all’aperto nei prati e nei boschi della Val di Sella. L’idea del progetto artistico è non solo un’esposizione qualificata di opere d’arte, ma soprattutto un processo creativo: l’opera essendo viva, è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali e sono collocate all’aperto: il visitatore percorrendo i sentieri, può così vedere le opere e allo stesso tempo godere del luogo con diversi tipi di bosco e di alberi monumentali. Le “opere” si inseriscono nel ciclo vitale della natura e sono quindi destinate a subire processi più o meno lenti di trasformazione e degrado, fino alla definitiva scomparsa.
In una radura presso “Malga Costa” è stata realizzata nel 2001 la “Cattedrale vegetale“, di Giuliano Mauri, che è un po’ il simbolo di arte sella. E’ costruita con più di tremila rami intrecciati nelle forme di una cattedrale a tre navate, con ottanta colonne alte circa 12 m e 1220 m² di superficie. All’interno di ogni colonna è collocata una pianta di carpino, che nell’intenzione dell’artista, una volta cresciuta dovrebbe prendere il posto della struttura attuale, destinata a marcire e a scomparire.
Prossimi appuntamenti ad Arte Sella: venerdì 31 agosto ore 17,00 Malga Costa ” I suoni delle Dolomiti”; domenica 16 settembre Villa Strobele e Malga Costa “Self Portrait”; sabato 29 dicembre dalle ore 14,00 alle ore 17,30 Malga Costa “Fucina bianca”.
Una volta completato il percorso, appena fuori l’aria del museo si trova il Ristorante dell’Ersilia, noi vi consigliamo di pranzare nei tavolini posti all’aperto; troverete in un bellissimo “corridoio” sotto un intreccio di rami e piante freschissime. Noi abbiamo ordinato un piatto di carne salada con il grana trentino e una torta al radicchio, ottima. Alla fine del pranzo è d’obbligo bere il “parampampoli”, una bevanda alcolica a base di caffè, grappa, vino, zucchero, miele assieme ad aromi e spezie naturali.
Il ritorno può essere effettuato sullo stesso percorso dell’andata, o lungo alcuni sentieri nei boschi che vi portano direttamente a Levico Terme. Ovviamente fate attenzione alla quantità di Parampampoli che bevete, anche se non sembra, dato il gusto dolce, taglia le gambe, come si dice in gergo.
Una volta arrivati a casa, avrete vissuto una giornata immersi nello spettacolo della natura, le piante anche se “piegate” al volere degli artisti, sono le vere protagoniste, con la loro maestosità e i loro bellissimi colori. Una giornata alla portata di tutti, anche grazie alle e-bike, che permettono anche a chi non è allenato di poter provare la felicità di pedalare senza problemi.
per info: http://www.visitvalsugana.it/it/
reportage di Giordano Roverato