Quando il fruscio del vento tra i capelli, che di solito accompagna quello dei pedali se si macinano chilometri tra i boschi, è sovrastato dallo scroscio di torrenti, non c’è dubbio: siete in Valle Stura.
Una delle più verdi tra le sorprendenti e mai troppo raccontate valli della provincia di Cuneo, è un piccolo campionario di percorsi bike per tutti i gusti. Capitarci in un fine settimana di inizio giugno, organizzato all’ultimo momento, con famiglia al seguito, è garanzia di relax, profumo di fiori, visioni di verde che riempiono gli occhi ma anche, per le gambe più allenate, salite in quota che rigenerano l’animo.
Eccoci così, tutti insieme allegramente a far base a Bagni di Vinadio, proprio accanto alle storiche Terme addossate alla montagna, la cui acqua sulfurea, aiutò persino Camillo Benso Conte di Cavour a prendere decisioni importanti per il futuro della montagna. Qui punto di partenza e ristoro, luogo ideale dove riposare, cenare, ma anche consultare mappe e farsi dare suggerimenti per non sbagliare sentieri e itinerari è La Tana della Marmotta (info@latanadellamarmotta.it).
Ah, poi le piccole pesti sono state recuperate in auto, mica le abbiam lasciate lì…
Dopo una pedalata da monte a valle, il giorno dopo, si sfida la vetta. Sempre da Bagni stavolta si prosegue in su, lungo il torrente Corborant, verso il paesino di San Bernolfo. Qui c’è poco da scherzare: salita, fiori e torrente. Torrente, fiori e salita. Dai 1300 metri di Bagni, con calma, qualche lamentela e molte soste, tutti insieme si arriva ai 1700 metri del Rifugio Dahu. E solo questa tappa merita le tre o quattro magliette sudate a testa. Beppe e Giorgia accolgono i bikers, con la tradizionali pasta fatta in casa che qui si chiama cruiset o gnocchi alle ortiche conditi con ragu di cervo o salsa dahu (per chi regge il piccante). E poi spezzatini, salsiccia al pomodoro, immancabile polente con formaggi fusi, taglieri di formaggi e dolci per chiudere in bellezza.
Un pieno di energia che merita un’altra faticata, solo per adulti. Su un sentiero sterrato, tra sassi e radici che costringono spesso a scendere e spingere, si arriva a …toccare il cielo con un dito: siamo poco sotto la cima del Corborant, dove la neve forma dei laghetti cristallini come il Lago di Laus. Se il Paradiso ha una succursale, probabilmente è questa.
La prossima volta ci si porta anche le gambe più pigre, con tanto di cestino da pic nic e si fa un bagno nel lago…
Reportage di Betta Carbone