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Home Bici con bambini

Dalla città bianca al mare azzurro in bici

giordano roverato by giordano roverato
12 Settembre 2024
in Bici con bambini
1
polignano in bicicletta

Cosa troverai in questo articolo:

  • Viaggio in Puglia in bicicletta
  • Ostuni la città bianca
  • Cisternino
  • Locorotondo
  • Alberobello
  • Le grotte di Castellana: il buio che sorprende
  • Polignano a Mare: l’azzurro
  • Vale la pena …

Viaggio in Puglia in bicicletta

Siete in Puglia, avete voglia di una giornata che possa regalarvi qualche colore diverso dall’azzurro bellissimo del mare pugliese? Che vi faccia scoprire l’interno, non troppo lontano dal mare? Allora seguiteci in questo giro in bicicletta che partendo da Ostuni, la citta bianca, ci porterà fino a Polignano a mare, passando per Cisternino, Locorotondo, Alberobello  e le grotte di Castellana.

Ostuni la città bianca

Il nostro percorso inizia davanti alla Concattedrale di Ostuni, posta sulla sommità del più alto dei tre colli su cui sorge la città. La basilica, costruita nel tardo 1400 con splendidi affreschi dedicati al patrono Sant’Oronzo e al martirio di San Biagio, è uno dei pochi edifici non ricoperto di calce bianca.  L’uso della calce risale al medioevo, quando la materia prima si reperiva con più facilità, e assicurava alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità. Questa pratica, fece sì che Ostuni fosse denominata Città Bianca o Città Presepe, ed è una caratteristica che la rende riconoscibile e indimenticabile ai visitatori.

Cisternino

Attraverso strade secondarie, percorse da poco traffico, che corrono parallele alla provinciale 17, percorriamo una quindicina di chilometri e arriviamo a Cisternino che si affaccia sulla Valle d’Itria e fa parte dell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia”.  La cittadina merita una visita e una delle principali attrazioni è il complesso di torri urbane di cui fa parte la torre di Porta Grande, di origine normanno-sveva, alta circa 17 metri, in cima alla quale si trova una piccola statua di San Nicola. Per godere del meraviglioso panorama sulla valle che si apre tra Martina Franca a Locorotondo, si può raggiungere il belvedere della Pineta.

Locorotondo

Continuando il nostro percorso sulle strade con poco trafficate, circondati da ulivi con le loro forme fantasiose,  dopo 12 km arriviamo a Locorotondo, altro paese che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Una tappa a Locorotondo è l’occasione per assistere tra luglio e agosto al Locus Festival, che propone una raffinata programmazione tra jazz, world music. Da sfondo alle esibizioni uno scenario naturale di grande bellezza, con il pittoresco borgo agricolo che trae il nome dalla curiosa planimetria circolare del suo abitato e appare in posizione dominante su una collina al centro della valle ed è caratterizzato da abitazioni rettangolari con tetti spioventi dette “cummerse” realizzati in chiancarelle, di cui è ricco il sottosuolo. Le chiancarelle sono le lastre in pietra calcarea sottili di cui sono fatti i tetti  dei più famosi trulli che incontreremo nella nostra prossima tappa.

Alberobello

Poco meno di 10 km è la distanza che separa Locorotondo da Alberobello, sinonimo di trulli, le caratteristiche abitazioni costruite con pietra a secco, base imbiancata con calce viva e tetto conico di pietre a vista. Il centro storico è costituito interamente da trulli e questo è valso alla cittadina l’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1996. Meritano una visita il Trullo Sovrano, il più alto del paese, a due piani e con un museo che illustra come vivevano un tempo i contadini dell’area, e la chiesa di Sant’Antonio, con la cupola a forma di trullo.

La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano, i contadini per non pagare, iniziarono quindi utilizzare soltanto pietre ,e trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida, per non utilizzare la calce.

Le grotte di Castellana: il buio che sorprende

Altri 14 km di bicicletta in mezzo alla campagna pugliese delle Murge, circondati da ulivi e campi coltivati ed eccoci a Castellana grotte, uno dei  complessi di cavità sotterranee più famoso al mondo, che richiama migliaia di turisti ogni anno. Si scende una scalinata fino alla grandiosa voragine della Grotta Grave al cui centro si ergono colossali stalagmiti, dette Ciclopi, e si può scegliere se seguire l’itinerario breve di un chilometro fino alla Caverna del Precipizio o quello di 2 ore fino alla splendente Grotta Bianca, giudicata come una delle più belle grotte del mondo. La temperatura delle grotte è di 18 gradi tutto l’anno, quindi per chi come noi arriva da qualche chilometro in bicicletta è consigliabile portarsi una felpa o un giubbotto.

Polignano a Mare: l’azzurro

Ultimi 16 km di fatica attraverso strade secondarie, costeggiate da piante perfettamente allineate e che creano effetti ottici unici, e arriviamo a Polignano a Mare, cittadina famosa oltre che per la sua bellezza, per essere la città natale di mister Volare, Domenico Modugno.

Questo fascinoso borgo medievale è arroccato sulla costa alta e frastagliata, dove si trovano molte grotte, la più famosa delle quali è grotta Palazzese, vi si può accedere via terra, grazie ad una stretta scala scavata nella roccia, e via mare attraverso due ampie aperture naturali.  Il centro di Polignano è un susseguirsi di vicoli con le tipiche case bianche con i  terrazzi, che escono a strapiombo sul mare, e  in cui spesso sbucano i resti della dominazione romana. Non dimentichiamo che da qui passava e passa la via traiana, di cui ancora oggi si utilizza il ponte di Lama Monachile, profonda gola a nord di Polignano.

La nostra giornata termina qui, dopo circa 50 km di bicicletta, molte tappe e molte sfaccettature della Puglia, che spesso sfuggono, per la voglia di starsene sdraiati al sole, ma che sono spesso più vicino e anche meno faticose di quanto si pensi , magari utilizzando una e-bike …

Vale la pena …

… fermarsi a mangiare un gelato a Ostuni alla Cremeria alla Scala, gelateria che si trova sulla destra salendo la scalinata e a Polignano a Mare alla gelateria “Super Mago del Gelo Mario Campanella”. A Cisternino invece sono famose le macellerie che d’estate diventano anche trattorie con i tavoli disseminati nelle viuzze pittoresche del paesino. Si entra si acquista la carne si prende un numero e ci si siede al tavolo. Da provare se dotati di pazienza.

Tags: Ostuni in biciPuglia in bici
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Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale

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