Monopattini elettrici e sicurezza stradale: il dibattito si accende

Dopo gli incentivi proposti dal Governo nel 2020, che hanno aperto il dibattito sui veicoli sostenibili desiderati o acquistati da molti italiani, come monopattini e biciclette elettriche, oggi il tema fondamentale è la loro sicurezza.

Se da una parte, questi veicoli garantiscono un pieno rispetto dell’ambiente e la possibilità di coprire importanti distanze, soprattutto in grandi città, senza troppa fatica e a emissioni zero, d’altra parte non vi è ancora alcuna regolamentazione per quanto riguarda la sicurezza di chi li guida e la tutela in caso di incidenti.

Incidenti che, stando ai numeri sembrano essere aumentati in modo esponenziale, in un solo anno. Sul tema, però, esistono pareri contrastanti.

Se da una parte ci sono i possessori di monopattini e bici elettriche che preferiscono venga mantenuto lo status quo, per evitare di dover subire ulteriori costi, dall’altra c’è l’opinione pubblica che invece sostiene a pieni voti una maggiore regolamentazione in questo senso.

Ma qual è, esattamente, l’oggetto della contesa?

Ad accendere il dibattito c’è stata la proposta di Legge, da parte del nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che prevede l’obbligo di una copertura assicurativa anche per i titolari di bici e monopattini elettrici, al fine di garantire una maggiore sicurezza per tutti e, allo stesso tempo, incentivare un maggiore rispetto delle regole stradali.

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Cosa si evince dai numeri

Secondo un’indagine di Nielsen, commissionata da Prima Assicurazioni, tech company specializzata in polizze auto, moto, furgoni, casa, famiglia e infortuni distribuite sia online sia tramite una rete di broker e agenti, che si distingue proprio per la sua natura tech e data-driven, il 79,4% degli italiani intervistati sostiene l’approvazione del disegno di legge, per affrontare il crescente numero di incidenti che coinvolgono monopattini elettrici e biciclette.

Dando un’occhiata ai dati Istat, infatti, sembra che il numero di incidenti che vedono coinvolti questi veicoli sostenibili, sia cresciuto da 564, nel 2020, a 2.101, nel 2021, facendo registrare ben 1.980 feriti.

Questi dati, secondo il Governo e l’opinione generale, non possono essere ignorati e richiedono una presa di coscienza da parte delle Istituzioni, in primis, e dei driver, volta a un maggiore rispetto del Codice della Strada.

Il dettaglio dell’indagine di Prima Assicurazioni

Andando a scorporare ulteriormente i dati rilevati dall’indagine di Prima Assicurazioni, viene fuori che per il 54,7% degli intervistati, questo nuovo disegno di legge può senza dubbio favorire una guida più responsabile da parte dei driver. D’altro canto, il 14,8% degli intervistati si dice contrario alla nuova misura, ritenendo che, al contrario, una regolamentazione così stringente possa scoraggiare l’impiego di mezzi sostenibili da parte delle persone.

Il 24,7% degli utenti sostiene che si tratta di una maggiore tutela a favore dei driver. Il 5,4%, invece, ritiene che sia sufficiente semplicemente aumentare i controlli e predisporre più aree ciclabili, per far sì che le occasioni di incidente possano ridursi.

C’è, infine, una fetta degli intervistati (5,8%) che non ha ancora sviluppato un’opinione chiara in tal senso e, anzi, si dice disinteressata all’argomento.

redazione viagginbici: