D’inverno in bicicletta come proteggere mani testa bocca

Guanti termici, il più complesso degli accessori invernali

Il guanto invernale da ciclismo deve soddisfare il duplice requisito di proteggere dal freddo e garantire alle mani la necessaria manovrabilità per controllare in sicurezza il manubrio e per gestire con precisione frenate e cambiate. I migliori guanti invernali sono per questo realizzati con imbottiture con elevate caratteristiche termiche e allo stesso tempo con uno spessore molto ridotto, questo anche grazie alle membrane superficiali molto sottili a cui sono accoppiati, che prima di tutto devono avere proprietà di protezione dal vento. Più difficile è trovare guanti invernali che siano impermeabili al cento per cento, questo perché le membrane totalmente impermeabili sono anche poco elastiche, quindi consegnerebbero un guanto che sì non lascia passare l’acqua, ma che allo stesso tempo sarebbe troppo rigido ed eccessivamente limitante per la mobilità delle dita. A proposito di impermeabilità: nella vasta offerta di guanti che è possibile trovare sul mercato esistono anche modelli in neoprene: sono ideali per affrontare situazioni di pioggia battente, ma non vanno assolutamente confusi con i guanti invernali, perché le loro proprietà sono appunto solo quelle di difendere dall’acqua, assolutamente non quella di proteggere dal freddo.

Accessori per proteggere testa e bocca

Con il freddo dell’inverno il semplice casco calzato a pelle non basta: è necessario accoppiarlo a un sottocasco. La classica bandana non è sufficiente, perché di solito questo accessorio è realizzato con tessuti leggeri, poco protettivi. Il sottocasco invernale deve essere imbottito e inoltre deve avere una forma che protegga quanto meno le orecchie e parte delle tempie. I migliori sottocaschi sono quelli foderati internamente in pile e provvisti di membrana esterna antivento.

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Una soluzione più radicale e protettiva al sottocasco è invece quella delle cuffie protettive integrali, ovvero dei passamontagna specifici per il ciclismo. Ne esistono di vario tipo, tutti accomunati dalle caratteristiche termiche e differenziati per il grado di impermeabilità. È questo un aspetto da tenere sempre in considerazione quando si esce in bici e la temperatura scende sotto i cinque, sei gradi, in particolar modo quando al freddo è associata anche una bassa umidità dell’aria. Proteggere la bocca servirà a mitigare l’accesso violento di aria fredda nelle vie aeree, che, soprattutto sotto sforzo, aumenta notevolmente la trasmissione dei virus, visto che le difese immunitarie sono “sotto attacco” quando si pratica attività fisica.

Ludovica Casellati: Giornalista, esperta di comunicazione e appassionata di cicloturismo. Editore di Viagginbici.com