Incentivo bici, come sfruttarlo: 15 modelli per tutti gli usi e tutte le tasche!

Incentivo: bici a ruba!

Nelle ultime settimane sembra proprio di essere tornati ai tempi di Ladri di biciclette. Eppure non è di furti che parliamo, ma di un vero e proprio boom di ritorno della bicicletta. Infatti, con l’incentivo bici contenuto nel recente Decreto Rilancio, e le misure di emergenza per la mobilità sostenibile durante la Fase 2, gli italiani stanno letteralmente riscoprendo le due ruote come mezzo di spostamento alternativo al trasporto pubblico. 

Che la pandemia sia davvero un’occasione per cambiare i nostri stili di vita rendendoli più consapevoli e sostenibili?

Fatto sta che l’incentivo per il rimborso del 60% sull’acquisto di una bici fino a 500 € ha causato un vero e proprio assalto dei negozi di bici, tanto che i 120 milioni stanziati dal Decreto rischiano di esaurirsi molto presto. Ma vediamo nel particolare quali sono i requisiti per ottenere l’incentivo.

A chi è destinato il rimborso

Da testo Decreto Rilancio, il rimborso è destinato a tutti i cittadini maggiorenni residenti in paesi e città sopra i 50.000 abitanti, oltre alle 14 città metropolitane di Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. 

Copre fino al 60% del costo della bici, fino a un massimo di 500 €, ed è valido con effetto retroattivo dal 4 maggio 2020 alla fine dell’anno. Se ne può beneficiare per l’acquisto di bici nuove e usate, sia muscolari che a pedalata assistita, purché si sia in possesso di regolare fattura di acquisto. Altra importante novità per la mobilità sostenibile è che questo incentivo copre anche handbike, monopattini (entro i 500 watt e dalla velocità massima di 25 km orari), hoverboard e monoruote, purché rispettino anch’esse i limiti imposti dal CdS. 

Chi più spende meno spende! L’eterno dilemma qualità -prezzo

Una delle questioni più comuni riguardo l’acquisto di una bici è quello del rapporto qualità – prezzo. Quella che segue è una lista di marche e modelli di bici divise per usi e fasce di prezzo, per sfruttare al meglio l’incentivo bici e salire in sella su un prodotto di qualità con un notevole risparmio. Abbiamo lasciato fuori da questa lista le bici da corsa e le mountain bike, per concentrarci sull’uso non agonistico di questo mezzo – che poi sarebbe quello per cui è stata pensata originariamente! Abbiamo inoltre privilegiato consigli di fascia medio-economica, media e medio-alta per sfruttare al meglio il finanziamento, tenendo presente che la fascia di prezzo più conveniente è di circa 800 € (500 € è il 60% di 833€!). Solitamente, i fattori che influiscono maggiormente sul costo sono in ordine decrescente il materiale del telaio, il gruppo cambio e la componentistica (freni, cerchi, sella, copertoni). 

Bici da viaggio – Ibride – Gravel

Divenute popolari negli ultimi anni, le gravel bike coniugano un assetto da corsa a delle geometrie più rinforzate tipiche delle mountain bike, rivelandosi perfette tanto per l’asfalto quanto per gli sterrati non troppo tecnici e impegnativi. Questo le rende ideali bici da viaggio, resistenti ma versatili, ma anche per uscite di un giorno o negli spostamenti urbani. 

Surly Long Haul Trucker

1. Surly Long Haul Trucker – 1.350 $ USD

La Surly è la bici da viaggio per eccellenza, nasce da un telaista e cicloturista americano che decise di fabbricare bici in acciaio resistenti e fatte per durare. Come molte bici d’oltreoceano, privilegia un assetto aggressivo e stradaiolo rendendolo però adattabile anche a sterrati impegnativi. La Surly resiste al fascino delle monocorona per continuare a montare una tripla in grado di affrontare qualsiasi dislivello, ed è certamente adatta a viaggi anche molto lunghi. Altra qualità peculiare della Surly è la possibilità di ordinare i cerchi da 26, che la rendono ancor più maneggevole e versatile. Monta Shimano Sora / Deore. 

Fuji Touring
  1. Fuji Touring – 899,99 $ USD

Questo marchio giapponese – poi acquistato da un gruppo americano-olandese – si è guadagnato una reputazione come ottima bici da viaggio grazie al suo rapporto qualità/prezzo, che è decisamente inferiore delle sue colleghe. Telaio con tubi colombus in acciaio, linea elegante, leggera nonostante la tripla anteriore. Peso: 13,4 kg.

Kona Sutra
  1. Kona Sutra – 1.499 €

La Kona produce ottime bici da città e da viaggio, e la Sutra è senza dubbio la punta di diamante del loro catalogo – oltre a essere l’unica a montare la tripla anteriore. Punti di forza la componentistica (Shimano Deore, sella Brooks, copertoni Marathon Plus) e la resistenza. Disponibile anche nella versione LTD con comandi cambio ergopower invece che i bar-end, in una versione più costosa. Peso: 14 kg.

Cinelli Hobootleg
  1. Cinelli Hobootleg

Storico marchio italiano pluripremiato, la Cinelli è un’altra scelta sicura dalla linea invidiabile. Una bici tanto elegante per la città quanto resistente per fare il giro del mondo, vanta un telaio di tubi in acciaio Colombus a triplo spessore, ottima componentistica, resistenza e relativa leggerezza. Peso: 14,2 kg.

Triban RC 520
  1. Triban RC520 – 999 €

Solitamente si associa il marchio Decathlon a prodotti economici o comunque meno competitivi delle grandi marche. Guardando i cataloghi con attenzione, ci si accorge che esiste una fascia medio-alta anche tra le Triban, che offrono vari modelli di bici da strada e gravel. La RC520 è senza dubbio la migliore di queste, montando freni a disco, un ottimo cambio Shimano 105 e una compatta anteriore che la rendono un valido prodotto da stock immediato, per un telaio in alluminio molto leggero ma meno resistente, che la rendono quasi una bici da corsa che strizza l’occhio alla gravel.  Peso: 10,6 kg. 

Bici da città

Se invece cercate una bici “classica”, un modello comodo senza velleità extra-cittadine, una cavalcatura da tutti i giorni che sia più utile a portare le buste della spesa che la tenda e il sacco a pelo, ecco 5 ottime soluzioni da city-bike. Purtroppo, è convinzione diffusa che una bici da città equivalga a una bici “da palo”, economica, dalla componentistica  al peso. Niente di più sbagliato. Se siamo portati a ritenere accettabile spendere 5.000 € per una bici da corsa in carbonio e riteniamo troppi 100 € per una bici da città, il problema è culturale: esistono ottimi compromessi di fascia media che possono rendere la pedalata urbana agevole e piena di stile, e molti di questi modelli sono italiani! 

Kona Coco
  1. Kona Coco – 699 €

La Kona è nota soprattutto per le sue gravel e bici da viaggio, e trovare un modello come la Coco è sempre una piacevole sorpresa. Robusta, elegante, richiama i telai rondinella vintage con la doppia canna bassa da donna e attacchi per portapacchi, e al tempo stesso monta moderni freni a disco. Il cambio è uno Shimano Alivio 1×9, buono per la città e per gli spostamenti di tutti i giorni.  Peso: 13,2 kg.

Fuji Regis
  1. Fuji Regis – 419,99 $ USD

Stesso discorso per la Fuji. Mentre tutti i cicloviaggiatori considerano la Touring un punto di riferimento, pochi conoscono i prodotti da città di questo marchio giapponese ora acquistato da americani. Leggermente più economica della Kona Coco, la Regis vanta un bel telaio in alluminio con forcella in acciaio, manubrio dritto e cambio Shimano Tourney 1×7 – anche questo un gradino sotto l’Alivio per qualità, ma più che valido per l’uso urbano.  Peso: 14,2 kg.

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Lombardo Milano
  1. Lombardo Milano – 498 €

Questo storico marchio italiano affonda le sue radici nella provincia di Trapani degli Anni Quaranta, e continua a sfornare onesti prodotti di fascia media. Ne è un esempio la Milano, una classica city bike che monta Shimano Acera 3×8 e forcella ammortizzata, qualità utile anche per sterrati o fondi stradali particolarmente sconnessi. Monta inoltre portapacchi, tripla corona anteriore e freni da disco, ulteriori qualità che la rendono quasi una ibrida adatta anche a piccole escursioni e viaggi. Unico neo il peso, che sfiora i 16 kg (15,9 kg).

Alpina Urban
  1. Alpina Urban – 460 €

La romagnola Alpina produce deliziose bici vintage stile olandesina, come possiamo vedere nel modello Urban con telaio da donna o nel Comfort da uomo. Il fattore estetico retrò ha indubbiamente il suo fascino, ma non è questa la sua unica qualità: il cambio Shimano Altus 3×7 e tripla anteriore la rendono versatile anche per dislivelli importanti, e i freni a disco la rendono sicura e reattiva alle discese. Anche qui il peso è piuttosto elevato. Peso: 18 kg.

Adriatica Boxter
  1. Adriatica Boxter284 €

La più economica delle cinque recensite, la Boxter costituisce un ottimo esempio di rapporto qualità/prezzo buono per iniziare da zero senza incappare in una bici di scarso valore. Sicuramente la componentistica è più economica delle altre, ma nel complesso la Boxter monta uno Shimano Acera 3×7 con tripla anteriore e copertoni Schwalbe che la rendono decisamente competitiva e adatta agli spostamenti cittadini. Peso: 14 kg.

Bici pieghevoli

Terza e ultima categoria su come sfruttare l’incentivo bici resta quella delle bici pieghevoli, o folding bike: il loro punto di forza consiste infatti nella possibilità di caricarle sempre e comunque con sé, e di dare sicurezza a chi sale in sella con poca dimestichezza grazie alla canna bassa.

Brompton Tempest

 

1. Brompton – a partire da 1.120 €

Più che una pieghevole, la Brompton è un investimento. Il suo sistema di piega verticale, brevettato ed esclusivo, la rendono la bici pieghevole più performante e versatile in assoluto. Questo giustifica pienamente la sua differenza di prezzo con ogni altro modello. Oltre che diventare un trolley a rotelle, leggero e semplicissimo da piegare, la Brompton è anche una bici performante e pedalabile. A dimostrazione di questo, i numerosi cicloviaggiatori che l’hanno usata anche per traversate impegnative, Beatrice Pellegrini e il suo progetto Pedalande in primis! 

Tern Link D8

2. Tern Link D8 – 899 €

La Tern costituisce un’ottima alternativa leggermente più economica alla Brompton. La Link D8 viene chiamata “Jack of All Trades” perché va bene per fare tutto: commuting, passeggiate, tragitti casa-lavoro. Il sistema di piega è laterale a differenza di quello della Brompton, e si piega in 10 secondi. Monta uno Shimano Claris 1×8 che la rende adatta anche a modesti dislivelli, e dei copertoni Schwalbe Citizen antiforatura. Pesa 12,1 kg.

Dahon Vitesse i7

3. Dahon Vitesse i7 – $ 639.20

Questo marchio americano è uno dei pionieri del mercato di bici pieghevoli, essendo stato fondato nel 1982. Di fascia leggermente inferiore alla Tern nonostante vanti un peso inferiore (11,8 kg), la Vitesse i7 dichiara come tempo di piega 15 secondi, è molto elegante e monta un cambio interno al mozzo, lo Shimano Nexus 1×7. 

CInzia Smarty Hi tension 20

4. Cinzia Smarty Hi Tension 20 – 289 €

Siete amanti del vintage ma volete una pieghevole nuova, con componentistica più efficace? Esiste Cinzia, la cugina di Graziella! Questa casa di Padova produce infatti elegantissime pieghevoli con linea retrò, dotate di cestino, portapacchi e copricorona in tinta, ma anche di un cambio Shimano TY-21 che la rendono piuttosto versatile anche in città non pianeggianti. Anche il rapporto qualità-prezzo è decisamente conveniente: unico neo, il peso: 13,5kg.  

Decathlon Tilt 120

5.Btwin Tilt 120 – 249,99 €

Infine, ecco una entry-level perfetta per iniziare a spostarsi nella propria città, a un ottimo rapporto qualità-prezzo. Come le altre pieghevoli a parte la Brompton, la Tilt sfrutta un sistema di piega laterale e monta uno Shimano TZ20 1×6. Sicuramente la componentistica generale è più economica rispetto agli altri modelli, ma il telaio in acciaio è decisamente resistente – a scapito di un peso maggiore, 14,5 kg. 

E ora? Ora tocca solo sbrigarsi, prima che i fondi riservati all’incentivo bici si esauriscano!

Claudio Mancini: Cicloturista per vocazione, ciclista urbano per necessità, sono felice del fatto che dove finiscano le mie zampe inizi sempre un paio di pedali. In sella a bici scassate ho attraversato l'Europa e valicato passi montani, e finora sono sempre tornato a casa. Mi piace scoprire in modo grottesco e poetico i posti che attraverso, dall'alto dei 20 km orari. Adoro il cibo locale e l'aggettivo "casareccio", le strade provinciali e i passaggi a livello. Scrivo diari di viaggio per ricordarmi per quali luoghi sono passato (www.abbondantiedozzinali.it).