La bicicletta su misura nel cicloturismo

Tra le biciclette da corsa si parla di telaio su misura come non plus ultra da raggiungere prima o poi, con un telaio pregiato e magari artigianale. Oggi, in realtà, anche in questo settore si è diffusa ed è comunemente accettata, una certa standardizzazione delle taglie.
Parlando (soprattutto) di fibra di carbonio tra i materiali più pregiati per fare una bicicletta di alto livello, si prendono in considerazione gli “stampi” dentro cui viene lavorato questo materiale. Stampi fatti uno per misura, qualsiasi personalizzazione sarebbe costosissima.
Quindi ci si è dovuti adattare, ma tenendo comunque un senso nelle cose. Non è più su misura il telaio? Facciamo su misura tutto il resto, o quasi.
La varietà di misure di manubri (comprese tipologie di curve differenti), attacchi, reggisella e pedali, la dice lunga sulle possibilità di personalizzazione reale della posizione in sella. Personalizzazione che si trasforma in distribuzione del peso tra le due ruote. Alla fine è questa, assieme al modo in cui vengono disposte tra loro (distanza) che dà alla bicicletta delle caratteristiche piuttosto che altre. Poi, ovviamente, c’è tutta una parte teorica e pratica di come forze e sollecitazioni si distribuiscono sul telaio che dicono il comportamento della bicicletta su strada. Caratteristiche che sono il risultato anche della scelta dei materiali e vengono riassunte con la definizione di “ciclistica” che viene impiegata anche in campo motoristico a due ruote. Infine le ruote. Per peso, struttura (altezza del cerchio, quantità, dimensioni e tipologia di montaggio dei raggi) e materiali anche queste contribuiscono alle caratteristiche di una bicicletta.

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Agendo su tutti questi componenti la posizione in bici può essere sistemata con precisione. Tanto più se il riferimento è ad una bicicletta da turismo dove l’impegno fisico non è estremo. Però è importante avere comunque una postura corretta in sella. Si evitano problemi e, in definitiva, si fatica anche meno, perché la muscolatura può rendere al meglio. Occhio alla scelta della bici quindi, ma anche degli accessori. Non importa quanto spendiate per la vostra bicicletta (mai troppo poco però, ne abbiamo appena parlato su Cyclinside), è fondamentale, però, pedalare in maniera corretta. Partendo dal telaio con la misura più vicina all’ideale si possono adattare gli accessori per trovare la posizione migliore, che non è mai uguale, nemmeno tra individui apparentemente identici. Scegliere il manubrio giusto e, ancora di più, l’attacco che ne determini la distanza giusta, fa si che il busto sia in posizione corretta e più comoda al tipo di bici e di ciclismo che si vuole praticare. Idem per il reggisella e la posizione della sella (più o meno arretrata, non solo alla giusta altezza).
E avanti così in un particolareggiare di accessori che si spinge fino al più piccolo dettaglio, comprese le manopole (o il nastro) per il manubrio che determinano la sicurezza della presa.

Guido P. Rubino: Scrittore/fotografo tecnico della bicicletta, ma scrittore anche di storie di bici.