ABRUZZO: TRA SAPERI E SAPORI

la valle del Tirino,in Abruzzo,luogo ideale per la bicicletta

Siamo in Abruzzo, nella Valle del Tirino, un angolo segreto e spettacolare della nostra penisola che riserva ai cicloturisti più di 60 km di sentieri. Quella qui descritta è una pedalata rilassante e panoramica che costeggia le sponde di uno dei fiumi più puliti, cristallini e suggestivi d’Italia, il Tirino e che percorre le zone nelle quali è stato ritrovato il Guerriero di Capestrano, simbolo dell’Abruzzo nel mondo.

 

Grazie alle guide della cooperativa il Bosso, che dal 1999 opera sul territorio per promuovere la conoscenza dell’ambiente e del territorio e per sviluppare e ricercare programmi per il turismo sostenibile e responsabile, sarà possibile effettuare escursioni indimenticabili come le pedalata dei Saperi e dei Sapori. un’intera giornata, per i più grandi ma anche per i più piccini, che vi permetterà di scoprire i tesori storici e naturali custoditi nel verde vivo della Valle del Tirino, Chiese suggestive, vigneti affascinanti, degustazioni dal sapore tipico genuino.

LA PEDALATA DEI SAPERI E DEI SAPORI 

 

La partenza è dal Centro Visite Fiume Tirino per un percorso molto agevole che non presenta alcuna difficoltà tecnica, adatto ad una “biciclettata in famiglia”.

Raggiunto l’incrocio, appena superato il campo da calcio, si svolta a sinistra con la strada che corre costeggiando il fiume Tirino, è possibile ammirare tutto il tortuoso andamento del fiume che lentamente scorre nella valle fra orti e coltivazioni. In contrada Cirichiello, dopo aver oltrepassato l’area pic-nic ed essere passati sotto il cavalcavia della statale, terminata la parte asfaltata ed attraverso una strada sterrata, si raggiunge, dopo l’insediamento ittico, la Chiesa di San Pietro ad Oratorium.

Una costruzione che risale al X sec., di grande pregio, ove all’interno si può ammirare il famoso “Quadrato Magico” ed un altare di ottima fattura. In questo luogo è possibile ammirare uno dei pochi tratti di corrente del fiume Tirino.

Riprendendo il percorso, si arriva al Ponte di San Martino, luogo di unica bellezza (punto di imbarco per le escursioni guidate in canoa con gli operatori del C.E.A. Il Bosso), dove

è possibile fermarsi per una breve sosta e far riposare i ciclisti di età più tenera. Attraversando il ponte, si sale per circa 300 m, fino a raggiungere l’incrocio al quale bisognerà girare a destra per arrivare, attraverso la strada asfaltata, alle sorgenti di Presciano; sono stati già percorsi circa 9 km.

 

Si riprende a pedalare e, raggiunta una vecchia chiesa, divenuta adesso Centro Visite del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga nel territorio di Capestrano, si gira a destra e, scendendo per un brevissimo tratto, superando il ponte sul ramo destro del Tirino (Raio), si svolta a destra prendendo una strada sterrata che porta di fatto a percorrere l’alta Valle del Tirino fino a raggiungere il Lago di Capo d’Acqua.

 

 

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Attraverso questo sentiero è possibile ammirare, sotto il profilo flora-faunistico, tutta la bellezza esclusiva del Tirino. Arrivati davanti al casotto in cemento si può scegliere di riallacciarsi sulla destra al Sentiero Arancione oppure proseguire per un tratto pianeggiante e sotto il piccolo villaggio di Capo d’Acqua al primo incrocio svoltare a sinistra e percorrere la strada asfaltata oltrepassando il cavalcavia. A questo punto si gira a sinistra e dopo circa 2 km si raggiungono le Sorgenti di Presciano.

Dalle fonti di Presciano, si prosegue per incrociare dopo 1 km circa la strada provinciale che da Capestrano scende in direzione Bussi sul Tirino.

All’incrocio subito si scende a sinistra, senza immettersi sulla provinciale, si arriva in località San Martino, punto di imbarco per un’emozionante escursione in canoa guidati dagli esperti Accompagnatori di canoa della soc. coop. Il Bosso. A questo punto subito dopo il ponte di S. Martino si prenderà sulla destra la strada sterrata in direzione Bussi, si  ripercorrerà al contrario il sentiero sterrato segnato in blu sulla carta cicloturistica realizzata e donata ai turisti dalla soc. coop. Il Bosso, costeggiando il Fiume e sostando nei vari punti di osservazione, nella speranza di poter ammirare un’Aquila Reale, gli ormai stanziali Aironi Cenerini,  una Poiana, il guizzo di una Trota, e, dopo qualche chilometro si rientrerà a Bussi presso il Centro Visite fiume Tirino.

 

…i SAPORI

 

Dopo una suggestiva pedalata non potrà mancare un pranzo o una cena a base di gamberi e trote di fiume, piatti preparati secondo la tradizione locale e ancora crostacei e pesci d’ acqua dolce, accompagnati dai prodotti tipici del territorio come lo zafferano di Navelli, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, i formaggi del distretto della Baronia ed altri ancora, il tutto degustando i pregiati vini prodotti dalle storiche cantine dell’ Alta Valle del Tirino.

NOTE STORICHE

Alla metà del I sec. a.C. l’imperatore Claudio diede disposizioni di realizzare una strada consolare che serviva da collegamento tra la città di Roma ed il versante medio adriatico. La strada che attraversava il territorio dei Vestini, prima di giungere alla Valeria attraversava anche l’attuale Piano di Navelli e la Valle del Tirino. È molto probabile che alcuni dei tanti tratturi, che, in epoca di transumanza solcavano il territorio abruzzese dall’altopiano di Campo Imperatore per raggiungere le pianure calde della Puglia, coincidevano con alcuni tratti della via Claudia Nova. È nella Valle del Tirino, lungo le sponde di quello che ancora oggi è considerato uno dei fiumi più belli e più puliti d’Europa con le sue acque limpide e gelide, che si concentravano le tante attività che hanno caratterizzato l’economia sino ai primi anni del XX sec.

Da testimonianze storiche si evince che lungo le sponde del fiume si svolgevano mercati dove confluivano allevatori, agricoltori, artigiani e pescatori dalle diverse zone della regione. I due sentieri segnati in blu ed arancione che troviamo sulla carta, ripercorrono in parte alcuni tratti dell’antica strada consolare romana.

Per informazioni www.ilbosso.com

Reportage di Paolo Setta

 

 

Ludovica Casellati: Giornalista, esperta di comunicazione e appassionata di cicloturismo. Editore di Viagginbici.com