Nel cuore dell’Etruria laziale in MTB

L'Eremo di San Girolamo

 

L'Eremo di San Girolamo

Un anello in MTB nel cuore dell’Etruria laziale, che mescola sentieri sterrati a strade sassose, tratti di bosco a tombe etrusche, salite a discese nervose e divertenti, per un itinerario nel complesso abbastanza allenante, con quasi mille metri di dislivello positivo.

La caratteristica più affascinante dell’intero tracciato è il fatto di tenersi lontano da strade frequentate da automobili, giocando a nascondino con la viabilità motorizzata, evitandola accuratamente per strade di campagna, sentieri CAI o tagliate etrusche: alcuni suoi tratti costituiscono quindi un modo alternativo e sicuro per spostarsi di paese in paese, come i primi chilometri da Capranica a Sutri, mentre altri hanno il pregio di risultare una meta ghiotta per mountain bikers, con qualche piccolo tratto tecnico non impegnativo.

Usciti dalla stazione di Capranica Scalo, dalla quale parte anche l’itinerario per la vecchia ferrovia Capranica – Civitavecchia, percorriamo per qualche centinaio di metri la SP92 in direzione Oriolo – Roma per poi immetterci nella prima traversa a sinistra: questa strada di campagna, fatta prima di asfalto dissestato e poi di sterrato che diventa fangoso alle prime piogge, ci porta con le sue tortuosità fino a Sutri, tuffandosi nei boschi e costeggiando le fattorie. Nell’ultimo tratto prima del paese, la strada diventa sentiero delle Ippovie del Lazio, del resto bici e cavalli vanno d’accordo, avendo in comune la postura e l’assenza di motore.

Qualche svolta ancora in saliscendi, e appaiono le prime rocce di tufo del borgo di Sutri, una delle perle dell’Etruria: passiamo accanto al suo maestoso anfiteatro, completamente scavato nella roccia, considerato uno dei sette più belli al mondo.

La strada secondaria ci ributta sulla Cassia, e noi la rifuggiamo subito per entrare alla prima occasione dentro ai vicoli del paese, con una rampetta lastricata in forte salita che attraversa la Porta Vecchia. Usciamo quindi da Sutri dall’altro lato, per Porta Morone, per immetterci in una strada privata di ville e residenze il cui transito è permesso alle bici. Da qui attraversiamo due strade provinciali di scorrimento, prima la SP83 e poi la SP35: ma noi spettano strade bianche e sterrati sassosi, nella quiete dei boschi sul ciglio meridionale del lago di Vico.

Proprio qui inizia la salita per il Monte Fogliano, una delle cime più alte dei Monti Cimini, che sfiora i mille metri di altezza. Vi ci porta una strada stretta e asfaltata, nella nebbia umida del bosco: gli orizzonti sono ridotti al minimo, la pendenza è graduale ma in grado di fiaccare, i rami incorniciano la nostra fatica.

Giungiamo così alla Cima Coppi (911 m), dedicata al grande campione del ciclismo: non si tratta del punto più alto del Monte Fogliano, ma da qui partono vari sentieri tracciati e mantenuti dalla ASD Vittorio Bike Monte Fogliano: lasciamo così l’asfalto per lanciarci in discesa sui single track sterrati, tutti ben indicati con segnaletica CAI e le inconfondibili strisce bianche e rosse. In questo punto incontriamo qualche tratto tecnico e svolte accidentate, alcune molto divertenti.

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Il sentiero indicato nella traccia gps ci conduce infine all’affascinante Eremo di San Girolamo, che dal 1525 fu appunto dimora da Fra’ Girolamo Gabrielli: una costruzione scavata nel tufo e toccata soltanto dalle nebbie, dove il santo si ritirò in meditazione. Una sosta e si riparte, ancora in discesa, ancora su sentieri MTB, ancora all’ombra delle faggete rupestri.

La fine del sentiero su questo versante del monte ci porta a due passi da Vetralla e dalla sua stazione, dalla quale è anche possibile tornare accorciando il giro proposto: in alternativa, si può chiudere l’anello tornando per la ciclo-via Francigena fino a Capranica: un complesso di strade bianche e sentieri di campagna poco impegnative che costeggiano la ferrovia per una dozzina di chilometri, anche queste ben segnalate col tipico logo del viandante francescano, con bande bianche e azzurre invece che bianco-rosse, che sono invece tipiche dei camminatori.

I dati

difficoltà: medio

distanza: 44 km

superficie: sterrato 80% – single track 10% (qualche tratto tecnico) – asfalto 10%

dislivello: 907m

inizio: Stazione di Capranica Scalo

fine: Stazione di Capranica Scalo

Claudio Mancini: Cicloturista per vocazione, ciclista urbano per necessità, sono felice del fatto che dove finiscano le mie zampe inizi sempre un paio di pedali. In sella a bici scassate ho attraversato l'Europa e valicato passi montani, e finora sono sempre tornato a casa. Mi piace scoprire in modo grottesco e poetico i posti che attraverso, dall'alto dei 20 km orari. Adoro il cibo locale e l'aggettivo "casareccio", le strade provinciali e i passaggi a livello. Scrivo diari di viaggio per ricordarmi per quali luoghi sono passato (www.abbondantiedozzinali.it).