IL TRENTINO DIVENTA FACILE CON IL PROGETTO EVVAI

Alpi Giudicarie, ovest di Trento ma neanche troppo: una mezz’ora in automobile per entrare in una zona ricca di cultura e di sorprese… turistiche.

Già, c’è tanto da vedere qui, alte cime e canyon lavorati dalle acque, cascate. In mezzo paesi e storia, racconti misteriosi e castelli. Ogni collina sembra nasconderne uno che viene voglia di immaginare un principe e una principessa.

Ma anche le principesse oggi sono moderne e non se ne stanno rintanate ad aspettare i cavalieri. Alcune attendono i bambini per farli giocare. Succede a Castel Campo, vicino Stenico, oppure vi possono raccontare dei fantasmi e farvi assaggiare una marmellata della loro agricoltura biologica.

Tempi che cambiano e turismo che si evolve.
Avreste mai immaginato di girare su e giù per queste montagne in bicicletta e senza faticare, o quasi?
C’è il trucco anche qui, ma niente fantasma. A spingervi in salita sarà un motore Bosch che a piena potenza darà i Watt sufficienti a superare quasi ogni erta. Serve pedalare però perché le biciclette che potrete trovare sono “a pedalata assistita”, non motorini elettrici. Ed è tutto un altro gusto.

Il progetto, nato da qualche mese, si chiama Evvai, ed è promosso dall’Apt delle Terme di Comano. Un posto che ha da dire del suo anche quando non si pedala. Le terme offrono momenti di relax ma sono famose per il recupero delle malattie della pelle.

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Però, ammettiamo, c’è poca voglia di stare fermi da queste parti.
Il progetto Evvai mette a disposizione biciclette di varia tipologia e in quantità sufficiente per qualsiasi gruppo. Se il “Rental Point” cui ci si rivolge non dovesse averne a sufficienza può recuperarne rapidamente dagli altri punti sparsi sul territorio. Oppure si può prenotare direttamente da un “Friend Point”. Chi viaggia in famiglia ha a disposizione anche cammellini e carrellini da agganciare alla bici. Sì, perché la novità è anche questa. Con una ebike non c’è bisogno di essere allenati per pedalare in Trentino e il raggio d’azione non è limitato. Oltre alla buona autonomia delle bici (ma dipende pure quanto “aiuto” volete dal motore – si possono impostare più livelli) ci sono anche a disposizione i Bike Box: punti di ricarica che permettono di recuperare il 70 per cento di carica della batteria nel tempo di un panino e un caffè.

C’è tanto da visitare, dal sito palafitticolo di Fiavé alle case dipinte di Balbido e magari salire su e ancora più su fino alla cima del Monte Casale. Per ammirare il panorama ma senza rischiare nemmeno in fuoristrada visto che i percorsi sono tutti battuti e, in questo caso, anche rinforzati con cemento nei punti più ripidi per evitare il deterioramento con le piogge. I più temerari potranno cimentarsi anche su percorsi più tecnici, magari con una guida mtb che può consigliare e dare sicurezza a tutti.
Chi sfrutta i pacchetti de Rental Point, poi, ha anche a disposizione delle escursioni gratuite e sconti.

Per chi volesse ancora di più allargare il raggio delle proprie escursioni c’è anche il Bici Bus, un furgone attrezzato con carrello portabici che passa a orari prefissati per portare i ciclisti da Ponte Arche (vicino Comano) ad Andalo, Pinzolo, Torbole, Riva del Garda e così via.

Per le prossime vacanze in bici, insomma, non ci sono più scuse familiari che tengano. Il Trentino vi aspetta.

Guido P. Rubino

Link utili:

Guido P. Rubino: Scrittore/fotografo tecnico della bicicletta, ma scrittore anche di storie di bici.