La bontà del latte altoatesino da scoprire in bicicletta
Lo sapete che le mucche in Alto Adige vengono allevate nei Masi, che sono aziende agricole a conduzione familiare, situate tra gli 800 e i 2.000 metri di altitudine, con una media di 13 mucche per stalla, ed è a loro che si deve lo straordinario latte altoatesino?
Gli allevatori conoscono il nome di ogni mucca e fanno sì che il latte arrivi al nostro banco frigo entro 24 ore dalla mungitura. Tutti i giorni, anche quelli festivi. Questo rende il latte e i formaggi, eccezionalmente buoni e genuini.
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Il percorso che vi presentiamo vi permetterà di vedere buona parte delle valli dell’Alto Adige, ammirare paesaggi mozzafiato, e scoprire come il lavoro dei contadini sia indispensabile per preservare il territorio e la sua bellezza, apprezzando il latte e tutto quello che da esso deriva.
Potrete scoprire come nasconda sapori e profumi diversi a seconda della valle o della località in cui viene lavorato e prodotto. Questo grazie alla diversità delle erbe che gli animali mangiano, dell’acqua che bevono e anche alla grande esperienza dei maestri casari che trasformano sapientemente e con amore quello che la natura di questa magnifica terra gli offre.
LE PRIME DUE TAPPE DEL TOUR DEL LATTE
1 giorno – BOLZANO, BRESSANONE E NOVACELLA…. 50km
Il “Giro del Latte Alto Adige” inizia a Bolzano alla latteria MILA, la più grande delle aziende casearie presenti in provincia, sono 3.330 i soci che portano il loro latte, e la visita al suo spaccio è obbligatoria!
Qui troveremo tutto quanto ci serve, yogurt in testa, per recuperare (in anticipo!) le energie che consumeremo durante la giornata, magari mangiando anche un pezzo di formaggio Stelvio DOP, l’unico formaggio altoatesino che porta il marchio di Denominazione di Origine Protetta e che viene prodotto anche dalla Latteria Mila (Latte Montagna Alto Adige – Via Innsbruck, 43 – 39100 Bolzano).
Una volta partiti da Bolzano, la ciclabile percorre il vecchio tratto della ferrovia del Brennero, con i ponti e le gallerie perfettamente illuminate, fino a Prato all’Isarco, e poi proseguendo si superano, Cardano, Barbiano, Villandro per arrivare a Chiusa, con il suo borgo medioevale, e il monastero di Sabiona, quella che può essere considerata la culla spirituale dell’intero Tirolo e che ancora oggi è abitato dalle suore di clausura.
Le monache benedettine, dedite a vita contemplativa, vivono in una rigida clausura, ma accolgono anche pellegrini e d’estate anche degli ospiti nel loro albergo. Le sorelle vivono di giardinaggio, agricoltura, coltivazione della frutta e del vino, ma anche di ospitalità. Dopo averlo visitato, si prosegue fino ad arrivare a Bressanone, per ammirare il centro storico con il suo imponente Duomo, i suoi portici e le passeggiate, come la Karlspromenade: una storica passeggiata costruita nel 1903 in memoria dell’imperatore Carlo I d’Austria, che qui era solito camminare durante i suoi soggiorni nella cittadina Alto Atesina. Dopo Bressanone si prosegue, seguendo il percorso dell’Isarco, per circa 6 km, fino all’abbazia agostiniana di Novacella.
Di questo complesso architettonico fanno parte anche la biblioteca del monastero, la via crucis gotica, la fontana delle otto meraviglie e la basilica. Inoltre l’abbazia ospita una cantina vinicola nella quale potrete degustare e comperare dell’ottimo vino. Davanti all’abbazia si trova la cappella di San Michele, detta anche “Castello dell’Angelo” per le sue caratteristiche architettoniche, che ricordano l’omonimo edificio romano. Da Novacella a Varna, il tratto è brevissimo, e, una volta arrivati, ci rifocilliamo con una delle famose mozzarelle, o con un buon bicchiere di latte, prodotti nella Latteria Brimi – Centro Latte Bressanone (Via Brennero, 2 – 39040 Varna) dove tutti i giorni i quasi 1250 soci conferiscono dai 350.000 ai 500.000 litri di latte prodotti nella zona. Dopo esserci ripresi e aver assaggiato i freschissimi prodotti della latteria, rientriamo a Bressanone per passare la serata e prepararci al secondo giorno del nostro tour.
2 giorno – Bressanone/Fortezza/San Candido in treno poi visita Sesto e Dobbiaco e Brunico 40km
Partenza in treno per San Candido, da dove si pedala in leggera salita su una strada sterrata fino a Sesto di Pusteria lungo la ciclabile della valle di Sesto, che durante l’inverno diventa il percorso da sci di fondo.
Oltre al Caseificio Sesto (Via del Bersaglio 6 – 39030 Sesto), vincitore di numerosi premi, dove si lavora esclusivamente latte prodotto nei masi sopra i 1300 metri che dà vita a gustosi formaggi rigorosamente privi di OGM, come tutto il latte prodotto in Alto Adige, vi suggeriamo di visitare la chiesetta nel bosco, costruita durante il periodo della Grande Guerra e di provare a vedere se la famosa “meridiana di sesto” è in orario. La meridiana è formata dall’insieme delle cime che circondano il paese, per cui in base alla cima che viene colpita dal sole è possibile sapere l’ora. Ovviamente per i più volenterosi una “scappata” a quello che è il simbolo della zona, le TRE CIME DI LAVAREDO, è assolutamente doveroso!!
Si rientra lungo lo stesso percorso della ciclabile della Pusteria fino a Dobbiaco, cittadina posta in posizione strategica all’incrocio delle strade che vanno dalla Baviera a Venezia e dalla Val d’Adige alla Valle della Drava. Anche Gustav Mahler apprezzò e godette della bellezza di Dobbiaco, e del suo magnifico lago con riflessi spettacolari delle montagne di cui è circondato, infatti, il compositore, dal 1908 al 1910 trascorse qui le sue estati. Ancora oggi le settimane musicali sono un omaggio al grande compositore e rappresentano un evento di fama internazionale.
Di fama internazionale, per la bontà dei prodotti e la sua grandezza, anche la Latteria Tre Cime con annesso il Museo Mondolatte, perciò qui si potrà non solo assaggiare uno dei formaggi prodotti o gustare un po’ del latte (11.000.000 di litri) che i 180 soci della latteria consegnano ogni anno (Tre Cime – Mondolatte, via Pusteria 3/c, 39034 Dobbiaco) ma si potrà soddisfare la curiosità di conoscere tutto il procedimento che porta a creare un prodotto così buono e genuino.
Da Dobbiaco si raggiunge poi Brunico.
INFORMAZIONI UTILI
I prodotti della Federazione Latterie Alto Adige, possono fregiarsi del marchio di qualità Alto Adige/Südtirol che è garanzia di:
• latte proveniente solo dai masi di montagna dell’Alto Adige
• alimentazione del bestiame e lavorazione del latte senza OGM
• alimentazione naturale con foraggi vegetali selezionati
• ripetuti controlli di qualità, dalla mungitura nei masi fino alla lavorazione nelle latterie
• allevamento rispettoso del bestiame e della sua salute
DOVE DORMIRE
Per dormire vi consiglio di munirvi della guida del Gallo Rosso: potrete scegliere fra 1600 Masi dell’Alto Adige. Ce n’è per tutte le tasche e per tutti i gusti. La maggior parte di questi hanno la stalla e riforniscono le latterie altoatesine, per cui l’esperienza del tour del latte vi risulterà completa.
Reportage di Giordano Roverato