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Il bike park? Il bike park ha rivoluzionato il modo di intendere e praticare il mountain biking negli ultimi dieci anni: per chi non lo sapesse, si tratta di un’area attrezzata dedicata esclusivamente alle mountain bike, un posto che in inverno è riservato alle piste da sci, ma che in estate viene convertito alle “ruote grasse” delle mountain bike, con un impianto di risalita (di solito uno soltanto) che viene lasciato aperto proprio per permettere di risalire le piste (o meglio i trail) con la bicicletta, per poi godersi al massimo discese supertecniche, fatte di sentierini ripidissimi in mezzo al bosco, sezioni scoscese, salti da far venire i brividi e porzioni sassose dove bisogna davvero avere “manico” per scendere giù a valle. Appunto, il bike park ha una connotazione decisamente tecnica, che in quanto tale ha reso ancor più settoriale e specialistica una disciplina che già di per sé rappresenta una nicchia della bicicletta e a sua volta una sottocategoria della più generale bici da fuoristrada. Esce decisamente da questo cliché il formato di Movimënt, che ormai da sette anni mettono in piedi i responsabili della promozione turistica della Val Badia.
Lontano da auto, smog e rumori
Più che bike park in senso classico i Movimënt sono più generalmente dei parchi, all’interno dei quali la bicicletta da fuoristrada è solo una delle molteplici esperienze che puoi fare durante la stagione estiva. I parchi Movimënt sono aree attrezzate a 2.000 e più metri di altitudine, raggiungibili o a piedi o più comodamente attraverso gli impianti di risalita, ma di certo non sono raggiungibili in automobile: sono aree attrezzate lontane dal traffico motorizzato, posti unici per tutte le attività sportive, non solo la mountain bike, aree per giocare, divertirsi e rilassarsi. Ad oggi i parchi Movimënt dell’Alta Val Badia sono cinque: Piz Sorega, Piz La Ila, Col Alt, Pralongià e Boè. Ognuno di questi prevede diverse possibilità di svago, sport, relax e divertimento, costantemente circondati dal paesaggio mozzafiato formato dal magico anfiteatro roccioso delle Dolomiti, che da quei posti spazia dal Marmolada al gruppo del Sella, dalle Tofane alle Cunturines. Su quelle cinque aree uno staff di oltre quaranta persone lavora per mettere in piedi, gestire e manutenere percorsi Kneipp, slackline (ossia corde tese su cui esercitarsi a stare in equilibrio), piste di pumptrack (ossia divertenti circuiti tipo “toboga” dove la bici la devi far procedere solo con la forza delle braccia), aree per il geocaching (una sorta di caccia al tesoro con il gps), strutture di tiro con l’arco, di arrampicata, di fitness e di giochi all’aperto per i bambini. I parchi Movimënt hanno insomma una perfetta declinazione familiare, luoghi ideali per il divertimento di grandi e piccini. E la bicicletta?
Protagonista la bici
La bicicletta, in particolare quella da fuoristrada, è la una delle protagoniste principali dei parchi Movimënt: condivide con l’alpinismo, lo speed hiking e il nordic walking il panorama delle attività di movimento outodoor che si possono praticare considerando i parchi come base di partenza delle proprie escursioni o se preferite dei vostri trail su due ruote. Tutti gli impianti di risalita in funzione in estate e al servizio dei parchi Movimënt sono attrezzati per il trasporto bicicletta (che tra l’altro non necessita di un costo aggiuntivo rispetto a quello necessario per la singola persona) e, per chi non fosse attrezzato con la bicicletta propria, tutti i parchi hanno punti di noleggio e-bike che incarnano un esempio perfetto – e probabilmente l’unico – di e-bike sharing in alta quota. Noi di Viagginbici lo abbiamo provato…
Attività tutte gratuite
Il programma della due giorni promozionale a cui ci ha invitato l’ufficio di promozione turistica dell’Alta Val Badia è stato di quelli ricchi, ghiotti e anche curiosi. Il primo giorno, assieme ai consigli di Filippo Mazzacamo, la giornata inizia con una seduta di Natked, una originale pratica psico-motoria che punta ad andare oltre gli schemi delle classiche discipline da palestra. In questa occasione il Natked è stato per la prima volta esportato in alta quota, con una sessione che effettuiamo a duemila metri di latitudine, dove ti basta semplicemente respirare a pieni polmoni per ritornare in pace con il mondo e con il tuo corpo…
Altro bel momento di questo educational (sì, se lo chiami così è sicuramente più moderno che definirlo “soggiorno stampa”) è stato poi quello dell’escursione a piedi da Piz Soreg a Col Alt, non prima di esserci divertiti con una prova di orienteering e non prima di aver curiosato un po’ tra le mille attività che si possono svolgere nei parchi Movimënt. È importante sottolinearlo: a parte il costo di risalita degli impianti e a parte l’eventuale noleggio di una bicicletta, tutte le attività Movimënt sono completamente gratuite, tutti possono fruire liberamente delle aree attrezzate una volta che sono lì in cima.
In bici sui Bike Beats
La struttura dei parchi Movimënt prevede aree di noleggio bici con e-bike di ultima generazione. Proprio quest’anno il parco bici è stato completamente rinnovato, con delle fiammanti Trek Powerfly da 29 pollici, con motorizzazione Bosh e generosa forcella Rock Shox da 180 millimetri di escursione. Il formato del noleggio è quello del bike sharing, nel senso che se voglio prendere la bici in cima a Piz la Ila e poi riconsegnarla a Col Alt posso farlo tranquillamente; se preferisco posso anche riconsegnare la mia Trek a fondo valle, in uno dei tanti centri di noleggio privati con i quali i parchi Movimënt sono in convenzione. Su ogni bici, inoltre, c’è un’etichetta con un numero di assistenza da chiamare nel caso in cui (ma è davvero difficile che questo accada) capitasse di rimanere con la batteria scarica. In quel caso sarà un addetto Movimënt a raggiungerti lungo il trail, per portarti una batteria carica o direttamente una nuova biciletta. A proposito di ricarica: tutti i parchi hanno stazioni di ricarica, le stesse utilizzate dai gestori del parco, ma a disposizione anche dei clienti. Insomma, se qui i 45 euro di noleggio giornaliero sono un po’ di più di quel che generalmente costano altri bike park, il motivo c’è, ma davvero ci pare riduttivo chiamare quelli Movimënt dei semplici “nolo bici”, se non altro perché i percorsi a disposizione dei biker sono di grande valore tecnico, sono tutti in grado di soddisfare il doppio requisito immancabile quando ti lanci in discesa lungo un trail: divertimento e sicurezza. A tal proposito le piste predisposte per questa stagione 2019 sono tre, si tratta di piste vietate ai pedoni e destinate esclusivamente alle biciclette, percorsi con grado di difficoltà variabile, ma in ogni caso sempre segnalati con indicazioni tabellari che quasi ti perseguitano, che di certo non ti lasceranno a corto di informazioni.
Trail per tutti i gusti
Come fosse un organismo vivo o un’esperienza sensorialmente percepibile, i percorsi trail sono stati chiamati Bike Beats, battiti in bicicletta. Allo stesso modo i nomi delle tre piste riportano in lingua ladina i nomi di parti del corpo fondamentali per la percezione: c’è la più facile pista verde Ödli, “occhi”, poi blu la AvËna, “vena” e poi la più difficile rossa chiamata CÖr, “cuore”. Noi abbiamo provato parte della verde per poi ricollegarci al tratto terminale della rossa. Sì, perché tutte le piste sono comunicanti tra di loro e consentono al biker di variare, personalizzare o adattare a quel momento l’esperienza di riding. La più difficile, la CÖr, non l’abbiamo provata, perché le capacità tecniche di chi scrive non me l’avrebbero fatta godere in pieno. Questo perché sulla rossa ci trovi salti ed elementi tecnici per downhiller esperti, per chi davvero ha “manico” nelle discese free ride. Questo però non significa affatto che i Bike Beats della Val Badia siano roba per soli biker esperti, di quelli che normalmente praticano i bike park “tradizionali”. Sì, perché l’impronta che i disegnatori dei trail hanno voluto dare alle piste è un’impronta che definiscono “flow” ossia scorrevole, compatta. Le porzioni sassose, i fondi duri oppure le contropendenze severe qui sui Bike Beats non ci sono, qui prevalgono le linee sinuose e regolari, curve a 180 gradi su fondo compatto o sabbioso, curve anche in rapida sequenza, ma senza particolari variazioni altimetriche improvvise o cambi repentino di traiettorie. Se vuoi, gli elementi artificiali della pista rossa puoi evitarli scegliendo linee alternative; al contrario, se come dicevamo sei davvero esperto, puoi divertirti a saltare e farlo anche per otto, dieci metri… Quello dei Movimënt è insomma un bike park alternativo, che attraverso il suo formato e le sue caratteristiche tecniche è in grado di avvicinare il pubblico più eterogeneo e vasto degli amanti delle ruote grasse, dal neofita al praticante più esperto e “spericolato”. I parchi Movimënt saranno aperti fino al prossimo 29 settembre, poi, giusto qualche settimana di stop, e a dicembre si riapre, visto che alcuni di questi parchi vengono riadattati per l’inverno, con attività altrettanto divertenti organizzate attorno alla neve.
Informazioni: www.moviment.it