La Spoleto-Norcia è un’affascinante ciclabile ricavata dalla vecchia ferrovia, tracciata tra colline, gole, gallerie, ponti e viadotti. Partiamo dal centro di Spoleto e poi deviamo per le Cascate delle Marmore.
Il tracciato che vi proponiamo è straordinario, in parte ricavato dalla vecchia ferrovia, inaugurata nel 1926, che collegava Spoleto a Norcia. Era un gioiello di ingegneria, poiché per superare le pendenze del territorio fu costruito un percorso tortuoso, con gallerie che si arrampicano sulle montagne seguendo tratti elicoidali: in poco più di 50 chilometri ne vennero costruite ben 19, più 24 tra ponti e viadotti di grande pregio architettonico. Chiusa nel 1968, nel 2014 un tratto, fino a Piedipaterno, è stato è stata trasformato in un percorso ciclopedonale.
Prima di inforcare la bicicletta però non ci possiamo perdere un passaggio a Spoleto, partendo da piazza Duomo.
Piazza del Duomo è sulla parte alta della città, e arrivando in bici appare improvvisamente, un luogo magico che oggi troviamo deserto, purtroppo per l’emergenza sanitaria, situazione che ne esalta il fascino. Ci accoglie la maestosità della cattedrale di Santa Maria Assunta; alla nostra sinistra c’è il teatro Caio Melisso costruito nel 1600 e ora Spazio Carla Fendi, per la recente ristrutturazione grazie alla Fondazione Carla Fendi; alle nostre spalle la splendida Via dell’Arringo, ampia salita a gradoni che porta alla Chiesa di Sant’Eufemia, la chiesa di Don Matteo. Questa è solo una piccola parte di ciò che si può vedere di Spoleto, che però ora lasciamo per iniziare il viaggio con le nostre bici.
Prima di partire il bar della piazza, proprio sotto il palazzo cinquecentesco Casa Menotti, ci offre la Crescionda, dolce tipico di Spoleto, un po’ di energia prima della partenza.
La Crescionda è un dolce invernale ma non ci preoccupa, bruceremo presto le calorie in più: il primo tratto della ciclovia è di media difficoltà, più per il fondo che per le salite. È diviso più o meno a metà tra asfalto e sterrato, con tratti ben battuti ma altri con ghiaia. Occorre quindi fare attenzione, e anche se è possibile percorrere la Spoleto-Norcia con bici da turismo, è consigliata una mountain bike o una gravel.
Prima della partenza, per consigli, e anche il noleggio, vi suggeriamo di passare al Terminal le Mattonelle che si trova sul percorso di raccordo della ciclovia Assisi-Spoleto con la Spoleto-Norcia. Vi darà anche le indicazioni sui tratti percorribili, visto che oggi per motivi di sicurezza alcuni sono interdetti.
Il primo tratto del nostro percorso è disegnato tra strette gole e ci fa godere dei paesaggi straordinari pedalando su lievi pendenze, fino a raggiungere la quota massima nella galleria della Caprareccia.
Scheggino è un incantevole borgo medievale immerso in un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. Ottimo per una prima sosta, meglio se all’ora di pranzo, poiché il paese è il fulcro della lavorazione del tartufo nero, a due passi da Urbani Tartufi, azienda storica e oggi punto di riferimento mondiale del pregiato fungo sotterraneo.
A Scheggino c’è anche il Centro Outdoor Pangea, che offre la possibilità di provare l’ebbrezza del rafting partendo proprio dal paese.
Da Scheggino si può proseguire per Norcia, ma c’è un’altra possibilità: da qui ci si può collegare alla ciclovia del Fiume Nera, che permette di raggiungere la Cascata delle Marmore. È un percorso facile e adatto a tutti, anche questo metà su asfalto e metà su ghiaia, costeggia il Fiume Nera ed è immerso nel verde. Attraversa dei borghi dai centri storici medievali dove il tempo sembra essersi fermato.
Prima delle Cascate delle Marmore ci fermiamo all’Agriturismo Poggio delle Rocche, per immergerci nella cucina della tradizione umbra. Qui il pane, la pasta fresca e i dolci sono fatti con farine fornite dal progetto Grani Antichi Umbri; i salumi le carni e gli ortaggi sono della Valnerina, produzione locale. Poi ci sono le carni, allo spiedo e alla brace, piatti vegetariani e la cantina con un’ampia selezione di vini umbri biologici e bio dinamici. Nel video potete vedere l’irresistibile scelta di salumi locali.
Raggiungiamo la Cascata delle Marmore giusto in tempo per rimanere incantati dalla sua maestosità, fino a quando la vediamo spegnersi lentamente: è una cascata a flusso controllato, e quando l’acqua viene deviata in condotte forzate per la produzione di energia idroelettrica il salto non è a pieno regime. Prima di andarla a visitare informatevi sugli orari.
Aldo Ballerini