Tour del Vietnam in bicicletta
Viaggio di Gruppo
Avete mai immaginato di fare un viaggio in bicicletta attraversando il Vietnam?
Noi grazie al tour operator “Desi Sailor Viaggi” abbiamo studiato l’itinerario che più soddisfaceva le nostre esigenze, e siamo partiti per questa magnifica avventura!
Per chi volesse provare le stesse nostre emozioni vi diciamo, subito, che la prossima partenza è il 1 Maggio ma potete concordare quella a Voi più comoda.
IN PARTENZA DA MILANO PER HANOI
La compagnia era formata da quattro donne e sei uomini, gente serena e capace di adattarsi a ogni circostanza, perfetta intesa di elementi!
Da Milano, dove il gruppo si aggregava siamo partiti per Hanoi, capitale del Vietnam. Ad aspettarci all’arrivo c’era Feet, la guida che ci avrebbe accompagnato per tutto il nostro meraviglioso viaggio, assieme ad altre 3 specifiche per ogni regione: così al nord avevamo Lee, al centro Ten e al sud Vu’.
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Il tour è un ottimo sistema per scoprire il paese, da Nord a Sud, dall’antica capitale alla moderna Saigon e, usufruendo dei ritmi lenti e dilatati che ci offre il nostro mezzo di trasporto a due ruote, si riesce ad entrare più a fondo nella vita e nella cultura vietnamita.
Lungo il tragitto siamo scortati da un pulmino, ottima sostituzione delle nostre gambe stanche ed efficace officina mobile per le repentine riparazioni. Guai se non ci fosse stata un’ottima organizzazione alle spalle!
Quello che colpisce di più del paese è la vitalità dei vari luoghi, Hanoi è un coacervo di motorini sovraccarichi di ogni mercanzia, che, assieme ai suoi sei milioni e mezzo di abitanti, invadono le strade. Al mattino i marciapiedi della città sono interamente occupati da commercianti improvvisati che, piazzati lì sin dall’alba, vendono carne, frutta e verdura, in parte esposte a terra e in parte sistemate sulle selle delle loro moto.
Un modo per immergersi nella nuova cultura è attraverso il cibo: spring rolls (involtini primavera), anatra e brodo di pollo, il Phò (brodo di manzo con dentro spaghetti di riso e verdure), salse, aromi…non mancano mai coriandolo e peperoncino. Impariamo anche ad adoperare le bacchette, indispensabili qui!
COSTEGGIARE IL FIUME ROSSO IN BICICLETTA
Il tour in bicicletta parte con un’escursione nei quartieri periferici della capitale, costeggiando il Fiume Rosso per circa 30Km. In fila indiana attraversiamo variopinte coltivazioni floreali, le piantagioni di banane e gli ordinatissimi orti, per poi fare una visita della città e finire la giornata con un rilassante drink.
Da Hanoi passiamo a Cat Ba, nella Baia di Halong, passando per risaie dove esili e ricurve figure piantano, all’ombra dei loro grandi e triangolari cappelli di paglia, le piantine di riso. A mano, una per una, nel terreno sommerso d’acqua. Arrivati sull’isola iniziamo subito un percorso in bicicletta lungo una tranquillissima strada immersa nel verde che, con i suoi morbidi sali-scendi, ci conduce in poco più di 20 chilometri al nostro hotel. Assistiamo ad uno spettacolare e romantico tramonto su una spiaggia di sabbia bianca che si affaccia Golfo di Tonchino.
In serata raggiungiamo uno dei ristoranti galleggianti presenti in zona dove i proprietari ci illustrano il menù dal vivo: incastonate nel pavimento di legno vi sono delle vasche nelle quali nuota la nostra cena…pesce vietnamita, granchi e mazzancolle.
Il giorno seguente raggiungiamo in breve tempo, grazie alla buona andatura di pedalata che riesce a mantenere il gruppo femminile, il punto d’imbarco, attraverso il quale ci immergeremo nella nostra “mini-crociera“ sulla Pelican 1, per navigare tra l’una e l’altra delle 2000 isolette della Baia di Halong, dichiarate dall’Unesco nel 1994, Patrimonio dell’Umanità.
Personale giovane e cordiale, stanze da sogno, menù ricercati e abbondanti, ma la vera chicca sta là fuori: quelle affascinati meravigliose isolette che spuntano dalle acque del mare nate, dice la leggenda, dallo sbattere della coda di un grosso drago tuffatosi in acqua. Per mezzo di scialuppe scendiamo su di una di queste isole e risaliamo gli scalini per la cima dalla quale godiamo di un panorama da cartolina su tutta la Baia. Ritorniamo sulla nave per riscendervi subito dopo, in kayak. Prima della cena ci attende, sulla prua della nave, una lezione di cucina: prepariamo e gustiamo gli spring-rolls ripieni di carne e verdure.
Al risveglio la mattina successiva (7 del mattino), mi accorgo che alcuni del gruppo hanno già partecipato ad una lezione di Tai-Chi. Subito si prende posto sulle scialuppe per una visita alla grotta di Luon.
Dal nord un treno di prima classe, ci porterà a Hue, capitale culturale e centro del Vietnam. Attraverso il finestrino vediamo scorrere infiniti chilometri di risaie. Senza perdere tempo saliamo in bici per quella che sarà una giornata dedicata alla conoscenza delle innumerevoli reliquie architettoniche e culturali dell’epoca imperiale. Trascorriamo l’intera giornata passando in bicicletta lungo le stradine di campagna, da un tempio all’altro, costruiti in onore di alcuni dei tredici imperatori dell’ultima dinastia dei Nguyen (1802-1945).
Nuova giornata in bicicletta! Partiamo direttamente dall’hotel per giungere sino alle porte di Danang. Un’ottantina di tranquilli chilometri lungo strade poco trafficate ci separano dall’inizio della scalata del Passo Hai Van sotto un cielo che si è fatto scuro. Di lì discesa e pianura per un totale di centoquattordici chilometri. Costeggiamo con il bus soddisfatti e sorridenti, la città di Danang, ricca di imponenti grattacieli e lussuosissimi hotel sino a giungere a Hoi-An, dove pernottiamo per due notti. Appena giunti organizziamo i turni per i massaggi, chi in hotel e chi fuori e portiamo i capi sudati in lavanderia.
Mentre da casa ci giungono, ormai da giorni, notizie di interminabili bufere di neve, ci troviamo a pedalare sotto un sole cuocente, su strade tranquille che ci permettono di ammirare tutto ciò ci circonda: infinità di rigogliosi orti coltivati con grande maestria ci fanno dimenticare per un po’ di essere nel caotico Vietnam. Pedaliamo per 55 chilometri attraverso la parte rurale, nella periferia di Hoi-An, sino a giungere alle porte di un antico villaggio Champa di My Son, che visiteremo a piedi.
Lasciamo il centro del paese alle 4 del mattino per giungere a Nha-Trang, con un volo interno. Ad attenderci all’aeroporto troviamo la nostra terza guida, Vù che subito ci mette in sella alle biciclette per farci pedalare lungo la costa per una settantina di chilometri, veniamo poi trasportati dapprima con il pullman e poi con una piccola imbarcazione su di una isoletta che si rivela da subito un piccolo paradiso: acque limpide che cedono spazio ad una bianca spiaggia, pernottiamo in bungalows immersi nel verde. Approfittiamo degli ultimi attimi di luce per fare un bagno in mare prima che il buio divori l’intero scenario.
Di mattina si riparte per un’impegnativa tappa, una scalata di 32 chilometri con un dislivello che sfiora i 1700 metri che ci mette alla prova. In alcune parti del tragitto facciamo uso del pulmino, dal quale mi godo il meritato riposo e la vista di piantagioni di frutti tropicali e caffè. Arriviamo a Dalaat, la periferia è un’interminabile insediamento di serre, ammassate l’una all’altra, nelle quali si coltivano fiori e ortaggi. Feet la definisce la piccola Parigi dove i novelli sposi si recano in viaggio di nozze.
Si parte per l’ultima tappa ciclabile del tour, visitiamo le coltivazioni di caffè dove beviamo la migliore scura e calda bevanda del nostro viaggio. Presentato in vecchie tazzine, in una specie di bar dove numerosi bambini ci giocano attorno, rimaniamo rapiti dalla dignitosa semplicità delle persone che ci accolgono nei loro spazi.
Si finiscono i novanta chilometri leggendo la fatica sui nostri volti…ma subito si va verso le rilassanti spiagge di Mui Ne, dove visiteremo un interessante villaggio di pescatori entrando nella loro quotidianità fatta di pesca a scambi commerciali.
Il resto dei giorni lo passiamo rilassandoci e godendoci il sole e la spiaggia di Mui-Ne.
In serata raggiungiamo Saigon; il tempo che ci separa alla partenza lo trascorriamo rapiti dallo shopping o visitando alcuni dei musei di guerra della città di Ho Chi Minh.
Il viaggio è terminato, il volo ci riporta indietro in una dimensione spazio temporale diversa……
…eccoci imboccare la Val di Non, con gli occhi spalancati su quella coltre di neve bianca che ricopre ogni cosa, fissandola come se fosse la prima volta. E’ bello tornare a casa, bisogna farlo se si vuole avere l’occasione di ripartire per un altro viaggio.
Reportage di Luca Sartor