Eolie, il fascino delle isole del dio del vento in MTB

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La Sicilia è una terra unica per la concentrazione di bellezze e storia, ed è in un angolo remoto di questa regione che vi proponiamo un giro di quattro giorni, il tour delle isole Eolie in bicicletta.

Tra miti e leggende

Le isole sono conosciute fin dal 4000 a.c. per la presenza dell’ossidiana, un vetro naturale molto tagliente che si forma per il veloce raffreddamento della lava, e che veniva usato per fabbricare punte e coltelli dalle popolazioni dell’epoca. Le isole prendono nome dal dio Eolo, re dei venti. Secondo la mitologia greca, il principe Eolo riparò su queste isole e diede loro il nome, grazie alla sua fama di domatore dei venti. Viveva a Lipari e riusciva a prevedere le condizioni del tempo osservando la forma delle nubi sbuffate da un vulcano attivo, probabilmente lo Stromboli. Grazie a questa abilità, determinante per gli isolani, che erano in gran parte pescatori e necessitavano di conoscere la probabile evoluzione degli eventi meteorologici, Eolo si guadagnò grande popolarità nell’arcipelago, secondo una teoria, fu da ciò che un semplice principe greco, abile nel prevedere il tempo dalle nubi, alimentò il mito del dio Eolo, in grado invece di comandare i venti.

Lipari

Il nostro giro prende il via Lipari, la più grande delle isole.

Il centro storico è dominato dal Castello posto su un promontorio, la sua costruzione risale a tempi remoti, con una torre facente parte delle fortificazioni greche del IV-III secolo a.C., con torri medioevali del secolo XIII e cortine murarie di epoca spagnola.

Nel complesso è ospitato il museo archeologico regionale eoliano, uno dei più importanti del Mediterraneo, che visiteremo nel quarto e ultimo giorno del tour. La via principale dell’isola è Corso Vittorio Emanuele, conosciuta dagli abitanti semplicemente come “Il Corso”. La via più caratteristica e storicamente più popolare è però Via Garibaldi, da cui si dipartono numerosi vicoli che la rendono più suggestiva. Essa congiunge il castello con Piazza Ugo di Sant’Onofrio, detta “Marina Corta”.

In bicicletta percorrendo circa 45 km nell’arco della giornata, scopriremo zone incontaminate, su percorsi tecnici, attraverso i più inesplorati sterrati e zone verdi dell’isola: scalata a Monte S. Angelo (tra i punti più alti dell’isola 600 mt s.l.m.), visiteremo le cave di  Caolino, ormai in disuso, utilizzate in epoca greca.

Lungo il sentiero costeggeremo le pareti della cava,  in un’area fumarolica tuttora attiva, che testimonia come l’isola sia ancora oggi interessata da attività vulcanica.

Vulcano

Il secondo giorno dopo essere partiti dall’isola di Lipari ed aver ammirato durante la navigazione a bordo della nostra barca, i famosi “Faraglioni” ed una  affascinante costa frastagliata con costoni a picco sul mare, arriviamo sull’isola di Vulcano, la più meridionale delle isole.

Pedaleremo per circa 40 km alla scoperta dei luoghi più esclusivi: terme naturali, fumarole, getti di vapore, tufo. Ci faranno da sfondo luoghi incontaminati, panorami mozzafiato. Percorreremo spettacolari sentieri sterrati dell’isola, faremo i bagni nelle spiagge di sabbia nera vulcanica e, lasciate le nostre biciclette, inizieremo a camminare per l’ascesa al vulcano fino al raggiungimento della bocca posta 386 metri, da qui potremo godere di paesaggi incomparabili.

Sebbene l’ultima eruzione sia avvenuta nel 18881890, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini. Ed è proprio la presenza di questi fenomeni che permette di godere dei fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche.

La sera ceneremo sotto la bocca del vulcano, in un locale tipico eoliano, gustando il “pane cunzato”, la “focaccia alla messinese” e altri piatti tipici, ovviamente accompagnati dal vino locale e dalla Malvasia delle Lipari, e dopo aver passato una serata in allegria, rientreremo a Lipari ammirando il mare di notte illuminato dalle stelle.

Salina

Il terzo giorno partiti dall’isola di Lipari a bordo dell’imbarcazione, navigheremo verso nord ammirando dal mare la costa di “Canneto” e le cave di Pomice che tuffandosi nel mare formano la spiaggia di sabbia bianca che rende il mare cristallino.

 

Una volta giunti sull’isola di Salina, la seconda per estensione dell’arcipelago Eoliano, ci attende un’intensa salita sul monte “Fossa delle Felci” (962 metri s.l.m. il punto più alto delle isole) lungo l’ascensione troveremo immense distese verdi e, una volta arrivati in cima avremo la possibilità di ammirare tutte e sette le magiche Isole Eolie. Al rientro ci attende uno stupendo percorso da mtb con discese tecniche in magnifici sterrati.

Salina è l’isola più fertile delle Eolie e ricca d’acqua, vi si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la “Malvasia delle Lipari“, un vino di sapore dolce, e capperi che sono esportati in tutto il mondo e che avremo modo di gustare. La giornata continua con la circumnavigazione dell’isola alla scoperta delle tante frazioni di Salina, faremo un sosta nella “Baia di Pollara”, uno dei luoghi più incantevoli per fare un magnifico bagno e quindi andremo in visita nell’ormai mitica dimora de “Il Postino”, ultimo film del grande Troisi . Ultima tappa della giornata sarà la frazione di “Lingua”, dove sosteremo al grande lago naturale da cui si estraeva il sale, da qui il nome Salina, per poi  concludere la giornata con una mitica granita siciliana e rientrare, dopo aver percorso circa 60 km nell’arco della giornata, per il meritato riposo in barca a Lipari.

Il quarto giorno lo trascorreremo a Lipari, con le nostre mtb percorreremo circa 35 km, lungo il lungomare della frazione di “Canneto”, attraverseremo i caratteristici borghi marinari dell’isola. Si percorreranno gli antichi vicoli del centro storico, riscoprendo profumi e sensazioni delle vecchie tradizioni Eoliane, per poi effettuare una incantevole visita all’interno del castello di Lipari, con la visita al Museo archeologico regionale eoliano.

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Le altre isole

La morfologia dell’arcipelago eoliano è molto varia e non tutte sono adatte ai bikers se non per brevi tratti. Sono sconsigliate Alicudi e Ginostra perchè qui ci si inerpica su pendii raggiungibili solo attraverso ripide scalinate. Un pò meglio va a Stromboli, Filucudi e Panarea, isole  percorse da stradine che, per le loro limitate estensioni, permettono solo brevi passeggiate in bicicletta.

giordano roverato: Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale