La bicicletta genera valore economico. Partiamo da questa affermazione che è un fatto. E’ un lavoro produrre e vendere accessori per la bicicletta, è un lavoro ripararle ad esempio, come è un lavoro fare i designer delle bici e degli acessori ad essa collegati. Ma c’è anche chi si è inventato nuovi lavori come ad esempio la riparazione delle biciclette a domicilio, oppure è un lavoro ampiamente utilizzato quello delle consegne in centro storico e nelle ZTL per una Distribuzione Urbana Sostenibile. Nasce un nuovo modo di fare turismo, alberghi che si occupano di cicloturismo, guide per cicloturisti, tour operator che organizzano solo giri in bicicletta e ci sono anche nuove figure professionali come il Bike Manager, anima di ogni Bike Hotel. Il Bike Manager è la figura professionale in grado di gestire tutti gli aspetti bike riguardanti la struttura alberghiera. Oppure c’è anche chi, come ortociclo.it propone la vendita di prodotti liberi da sostanze dannose per l’organismo umano e per l’ambiente, offrendo anche un servizio che faciliti al massimo il loro approvvigionamento.
Qualche dato. Quasi duemila chilometri sui 5.425 di ciclovie nazionali previsti nel Def 2018, sono in Veneto. La provincia di Padova, in particolare, ha la densità di piste ciclabili più alta d’Italia, pari a 181,7 chilometri ogni 100 chilometri quadrati, ma anche Treviso, Vicenza, Verona e Venezia sono sopra la media nazionale. A diffondere i dati è stata Confartigianato Imprese Veneto sottolineando che il fenomeno delle piste ciclabili “si lega a doppio mandato con l’artigianato”. In Veneto la filiera della bicicletta conta infatti ben 487 imprese di cui 325 artigiane e dà lavoro a 1.217 addetti di cui 610 nell’artigianato. Solo la Lombardia, con 528 imprese, fa meglio. Il Veneto e’ poi la terza regione per specializzazione nel settore, dopo Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
Ma anche chi fa l’agente immobiliare, il cassiere, l’operaio in una ditta, o altro, e anche se non lavora con la bici può andare al lavoro in bici.
Il progetto europeo “Bike2Work – smart choice for commuters”, ovvero “Al lavoro in bicicletta, una scelta intelligente per i pendolari” nasce con l’obiettivo di spostare quote di mobilità dall’auto alla bicicletta, con un programma di cambiamento della visione collettiva di lavoratori pendolari (e aziende) verso gli spostamenti quotidiani in bicicletta. Il fatto che un’azienda incentivi i dipendenti ad andare a lavoro in bici è efficace per la campagna ed ha effetti positivi sulla qualità del lavoro e sulla produttività generale del dipendente-ciclista. E’ ormai dimostrato che i dipendenti che raggiungono il posto di lavoro in bici si ammalano meno, sono più sereni e concentrati di conseguenza più produttivi.
www.biketowork.it
Dal 16 al 22 settembre torna inoltre la “Settimana Europea della Mobilità…in bicicletta” #MIXANDMOVE!. Questo il tema su cui la Commissione Europea ha proposto quest’anno di concentrare le iniziative della Mobility Week 2018. Il suggerimento è quello di muoversi scegliendo i mezzi di trasporto sulla base delle reali necessità e con un livello di responsabilità maggiore rispetto all’utilizzo dello spazio pubblico.
Venerdì 21 settembre inoltre Fiab propone per il quinto anno la giornata dedicata al Bike to work, un’occasione per provare ad andare al lavoro in bicicletta!