Appuntamenti cancellati o rinviati, il Coronavirus colpisce il ciclismo

Battuta d’arresto anche per le due ruote. Le ripercussioni del Coronavirus non lasciano scoperto nessun campo, nemmeno quello del ciclismo amatoriale e non. Come ogni settimana Viagginbici.com prevede un suo articolo dedicato a quelli che saranno i prossimi appuntamenti del week end: bike tour, city bike, gare amatoriali, corse… insomma il bello della pedalata in tutte le sue forme. Purtroppo molte delle manifestazioni in programma non ci saranno. Nel Nord Italia, nelle regioni più colpite dal virus (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli) l’ordinanza per la sicurezza vieta qualsiasi tipo di aggregazione sportiva. A Milano, ad esempio, dove da sempre abbiamo segnalato un alto numero di eventi legati alla vita cittadina in bici, tutto è rimandato a data da destinarsi.
Riguardo le corse ciclistiche, invece, quelle Strade-Bianche, Tirreno-Adriatico e la famosa Milano-Sanremo, RCS Sport, la società che organizza le corse ciclistiche italiane in primavera, ribadisce che sta lavorando per il regolare svolgimento degli eventi. Ovviamente se non ci saranno le condizioni idonee, le manifestazioni verranno cancellate. La prima preoccupazione, per chi ama questo sport, è la Milano-Sanremo, in calendario tra meno di un mese. Per quest’ultima non esistono piani B e qualora il picco del contagio non vada ad attenuarsi i rischi di non svolgersi ci sono.
Le regioni più colpite dal Coronavirus, lo ricordiamo, sono tra le più attive per quanto riguarda le gare del movimento dilettantistico italiano. La prima gara ad essere annullata è stata quella di Gp De Nardi (corsa di apertura del calendario veneto a Castello Roganzuolo) che non si è potuta disputare. Molte altre, previste per il fine settimana, andranno incontro ad un rinvio o un annullamento. Bisognerà capire, invece, cosa ne sarà delle gare previste nelle regioni italiane non colpite come il Gp Industria a Civitanova Marche, previsto per l’1 marzo e come verranno gestite, nel caso, le squadre provenienti delle zone del contagio.
Se è vero che il Coronavirus sta mettendo i bastoni tra le ruote del ciclismo, il cicloturismo vedrà gli effetti negativi sul lungo periodo. Chi vorrà venire a pedalare lungo le nostre piste ciclabili nei prossimi mesi? Oltre alle migliaia di cancellazioni, si aggiungono le mancate prenotazioni per tutto il secondo semestre 2020, normalmente già a buon punto in questa parte dell’anno. A sottolinearlo il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che per via della situazione allarmante ha già chiesto lo stato di crisi per il settore del turismo.
Ma noi che viaggiamo su pedali non abbiamo paura, sappiamo guardare avanti e sappiamo che dalla bici potranno arrivare tanti spunti per risanare la nostra economia così provata in questo periodo.

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Marzia Caserio: giornalista, blogger e Mammaebici