Cosa troverai in questo articolo:
Non vi tediamo più con la storia del click day e quant’altro, potete andare a leggere cosa è successo in questi giorni nei nostri articoli. Veniamo al presente. Quello che sappiamo e che è confermato anche sul sito del Ministero dell’Ambiente è che verranno trovati altri fondi per il bonus bici (saranno stanziati nella Legge di Stabilità 2021) e che dal 9 novembre al 9 dicembre si potrà ottenere il rimborso dell’acquisto bici nella piattaforma dedicata.
Così si legge: “A partire dal 9 novembre e fino al 9 dicembre, chi non è riuscito a ottenere il ‘ristoro’ attraverso la piattaforma www.buonomobilita.it, potrà registrarsi al portale e caricare i propri dati. – afferma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – Rimborserò tutti, e da gennaio via a nuovi acquisti con benefici rottamazione veicoli inquinanti in base alla legge Clima”. Quindi tutti verranno rimborsati, chi invece non ha ancora acquistato un mezzo e vorrà farlo nei prossimi mesi, da gennaio potrà usufruire dei vecchi benefici rottamando un veicolo più inquinante.
La truffa
Lo paventavano da più parti, purtroppo questo sistema ha generato nuove truffe, infatti online sono spuntati i primi annunci di “vendita” dei voucher, ma si configura il reato di truffa ai danni dello Stato in quanto il buono mobilità erogato è nominativo e prima di incassarli gli esercenti devono validarli per verificare che l’acquirente sia effettivamente titolare del bonus. La Guardia di Finanza è già allertata.
Dove sono le bici?
Noi con il bonus abbiamo provato andare in negozio per fare un nuovo acquisto, ci siamo andati subito visto che il tempo per spenderlo è ristretto (un mese dalla data di erogazione). Volevamo acquistare una MTB. Ci hanno quasi deriso, bici non ce ne sono più! Abbiamo provato a telefonare ad alcuni esercenti della lista presente sul sito del Ministero, risposta analoga. E quindi questo buono come lo si spende?
Focus mobilità
L’auto è ancora il mezzo preferito dagli italiani per gli spostamenti, anzi con il Covid di più, per evitare il “contagio” del trasporto pubblico che viene percepito come pericoloso e utilizzato di meno. Un italiano su due utilizzerebbe i monopattini ma molti hanno poco chiare le regole e chiedono che ne sia definita la modalità d’uso in strada. La pandemia si è abbattuta sul sistema dei trasporti che hanno registrato queste percentuali: -67% degli spostamenti giornalieri e -84% di passeggeri per km percorsi. E’ quanto emerge dal 17° ‘Rapporto Audimob sulla Mobilità degli Italiani’ realizzato da Isfort in collaborazione con il Cnel e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il contributo scientifico di Agens. Il primo punto di rottura rispetto al passato è determinato dall’andamento dei volumi di mobilità. Se nel biennio 2017-2019 si era assistito ad una ripresa della domanda (+8% gli spostamenti, +14% i passeggeri-km), dopo una fase quasi decennale di riduzione (dalla crisi economica del 2008), nel 2020 si è registrato l’atteso crollo verticale durante il lockdown, stimabile nell’ordine del 67% in meno di spostamenti giornalieri e dell’84% in meno di passeggeri-km percorsi. Il rimbalzo della domanda fin dalla prima fase post-restrizioni è stato fortissimo e si è poi mantenuto nei mesi successivi (+156% per gli spostamenti, +352% per i passeggeri-km tra metà maggio e metà ottobre). Nel frattempo una modalità di trasporto sta esplodendo, quella dei monopattini elettrici, che sono la grande novità di questi ultimi mesi; in particolare è esplosa l’offerta di servizi di sharing e di veicoli messi a disposizione. Attualmente sono poco più di 40 i servizi attivi (erano dodici a dicembre 2019) o di attivazione prevista a breve, da parte di sei operatori in una ventina di città e per una flotta complessiva di oltre 27mila veicoli (di cui 11mila a Roma e 6mila a Milano)”.
Il futuro
In una intervista nel programma “A Ruota libera” il Ministro Costa annuncia: “Ora porteremo i 5mila chilometri di ciclabili presenti nelle città almeno a 20mila. Ci stiamo lavorando con la Ministra dei Trasporti De Micheli, mentre con Piero Nigrelli di Confindustria Ancma parliamo della necessità ora di pensare ad incentivi per il bike to work. Più bici in giro per pedalare in città, ma anche per scoprire i territori”.