BicinGiro, Rovereto offre l’uso delle bici gratis
LA PRIMA VOLTA 50 ANNI FA AD AMSTERDAM
In una notte di luglio di quasi cinquant’anni fa Amsterdam venne invasa di biciclette bianche. Chiunque poteva usarle, in assoluta libertà. Non c’era bisogno di pagare una tariffa né di fornire un documento. Era la “provocazione n.5” degli studenti olandesi, i “Provos”, che contestavano così l’uso dell’automobile e suggerivano un modo alternativo, più pulito e più economico, per spostarsi in città. Il piano fu mandato a monte dalla polizia, ma le “bici bianche” divennero un simbolo che segnò indelebilmente un’epoca. A quell’iniziativa vennero dedicati libri, documentari, perfino canzoni: due anni dopo, nel 1967, in Italia Caterina Caselli cantò “Le biciclette bianche”, che divenne un discreto successo.
IL BIKE SHARING E’ A PAGAMENTO
Oggi potremmo dire che il bike-sharing rappresenti la forma evoluta di quella “visionaria” provocazione, anche se l’iniziativa dei Provos non venne mai più tentata nella stessa modalità. Oggi infatti per accedere a un qualsiasi servizio di bike-sharing occorre pagare una tariffa, lasciare le proprie generalità, riportare la bici in un determinato posto. Qualche decennio dopo insomma quella provocazione ha dato buoni frutti, ma è stata un po’ imbrigliata nelle norme e nelle prassi burocratiche.
ROVERETO PIONIERE IN EUROPA
E’ certamente singolare dunque che un’amministrazione comunale abbia deciso di riproporre quell’iniziativa esattamente come cinquant’anni fa venne lanciata ad Amsterdam. Il Comune è quello di Rovereto, in provincia di Trento.
Una città che si sta distinguendo in questi ultimi anni per il suo impegno a favore della sostenibilità ambientale: qui è la sede del Progetto Manifattura, una sorta di “factory” dell’imprenditoria internazionale della “green economy”; e questa è la città che ha inventato, tre anni fa, la Notte Verde, una lunga kermesse nel centro storico tutta dedicata ai temi del verde e dell’ambiente.
Rispetto all’esperienza dei Provos olandesi qui le bici non saranno bianche, ma colorate interamente di verde e di giallo (i colori della città). Per il resto, le modalità saranno però identiche: le biciclette saranno lasciate in città a disposizione di chiunque, 24 ore su 24 e non saranno richiesti soldi né documenti. Le bici non saranno legate: chiunque potrà prenderle e usarle per tutto il tempo che vorrà. Al termine potrà lasciarle ovunque (purchè nel territorio del comune). Una sola avvertenza: fare in modo che altri possano trovarle agevolmente e utilizzarle.
BERLINO APPREZZA L’INIZIATIVA DI ROVERETO
Il progetto è innovativo e ambizioso. Intende promuovere l’uso della bicicletta per gli spostamenti in particolare in centro, invogliando all’uso della bici in modo semplice e spontaneo, puntando sul senso civico dei cittadini. Un approccio che ha suscitato grande interesse anche all’estero, come testimoniano l‘apprezzamento mostrato dalla città di Berlino che ha deciso di provare a sua volta ad introdurre questo servizio e l’inserimento in alcuni progetti europei in cui Rovereto è coinvolta.
Lo scorso anno sono state 20 le biciclette messe a disposizione dal comune, e utilizzate liberamente per tutta la stagione estiva. Tutte tranne una, sono state riconsegnate a fine stagione, segno anche di una attenzione al bene comune.
E’ possibile sostenere il progetto contribuendo ad aumentare il numero delle BicInGiro. Chi lo desidera può infatti donare una bicicletta che sarà allestita e dipinta dalla Riciclofficina e messa in circolazione insieme alle altre BicInGiro!
Il progetto ha anche una importante valenza sociale. Le biciclette infatti sono assemblate e colorate da una cooperativa roveretana, “Riciclofficina”, che offre lavoro a ex senzatetto. Sarà la stessa cooperativa a provvedere nei prossimi mesi alla manutenzione delle biciclette e alla loro eventuale riparazione.
Giordano Roverato