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Agosto sarà pieno di visite guidate gratuite ed appuntamenti organizzati dal GAL Patavino per una gita fuori porta tra Colli Euganei e Bassa Padovana. Visite guidate, escursioni immerse nella natura per il ciclo Passaggi Rurali, Bike and Wild e uno speciale tour Before Venice. Questi prossimi appuntamenti.
Passaggi Rurali
Venerdì 7 agosto una romantica passeggiata al tramonto permetterà di godere appieno del fascino di in luogo di grande suggestione: Pontemanco, il “borgo dei mulini” affacciato sul canale Biancolino a Due Carrare. Il giorno successivo, sabato 8, appuntamento con un Family tour, dove si potranno, come dei provetti botanici, osservare piante ed essenze e si imparerà a conoscerne caratteristiche e segreti per costruire un erbario. Venerdì 14 agosto a Torreglia il tour “Tramonto al Colle della Mira tra natura e poesia”, proporrà un itinerario tra bellissime ville, sulle orme degli scrittori che hanno soggiornato in questi luoghi. L’ultimo appuntamenti del mese, sabato 22, sarà a Battaglia Terme per una speciale visita guidata a Villa Selvatico Sartori un gioiello architettonico seicentesco che con il suo profilo inconfondibile domina il territorio dal Colle di Sant’Elena.
Bike and Wild
I tour della domenica saranno dedicati alla scoperta dei tesori nascosti della Bassa Padovana. Il 23 agosto la cicloescursione “Frigus bike tour” per un tuffo nel verde della campagna a sud-est di Padova per ammirare l’inconfondibile profilo dei Colli Euganei da lontano, lungo l’itinerario alcune testimonianze architettoniche della Venezia di terraferma come Villa Giustiniani a Vanzo e Palazzo Zabarella Buzzaccarini a Cartura, così come alcune chiese campestri e parrocchiali di grande fascino come il Duomo di Conselve e la Chiesa dell’Assunta di Cartura. Il 30 agosto viaggio nel tempo alla scoperta della storia di questo territorio “Tra antiche valli alla scoperta di un lago che non c’è più”, un itinerario su due ruote lungo la riva sinistra del Fratta-Gorzone, il canale Santa Caterina e un tratto del fiume Adige. Un itinerario cicloturistico che porta a conoscere le antiche “autostrade” naturali della Bassa Padovana. Seguendo parte della riva sinistra del Fratta-Gorzone, il canale Santa Caterina e un tratto del fiume Adige, si scopre l’importanza dei canali e alcuni manufatti idraulici di grande utilità per il territorio. Lungo il percorso l’idrovora Cavariega, e si può ammirare l’ingegneria veneziana delle “Tre Botti” e la Rotta Sabbadina. Si può percorrere parte di quell’area un tempo occupata prevalentemente da vaste aree paludose e dal lago di Vighizzolo, si affianca il Bosco dei Lavacci, uno degli ultimi esempi del manto arboreo che in epoca medievale caratterizzava le plaghe acquitrinose delle aree pianeggianti venete.
Before Venice
Giovedì 13 viene proposta una speciale passeggiata culturale al tramonto che ripercorrerà la storia di Montegrotto Terme attraverso leggende, fiabe e racconti, e in occasione della quale si visiteranno alcuni dei luoghi più importanti del suo passato più remoto, un’epoca in cui l’acqua era un elemento fondamentale sia per la vita sia per il culto. Si potrà così scoprire dove si trovava il lago sacro dei Veneti antichi, o conoscere il glorioso passato romano di cui sono testimonianza le numerose aree archeologiche, fino all’epoca medievale con l’antica torre, oggi campanile della chiesa arcipretale dei Ss. Pietro ed Eliseo, e il Monte Castello dove sorgeva la fortezza dei signori da Montagnon.
Per informazioni e prenotazioni www.galpatavino.it, https://visitgal.collieuganei.it/
Montegrotto Terme
In queste zone è da vedere, sempre in bicicletta, Montegrotto Terme, il cui nome attuale, assunto solo nel 1934, deriva dal latino Mons Aegrotorum, ossia collina dei malati, un chiaro riferimento alle proprietà curative delle sorgenti di acqua calda note fin dall’antichità. Già i Veneti nel I millennio a.C., infatti, conoscevano bene l’importanza delle acque termali, alle quali era associato il culto di un dio che in epoca romana venne chiamato Aponus. E proprio all’epoca romana risale l’area archeologica situata tra viale delle Terme e via degli Scavi, dove sono stati rinvenuti i resti di un’imponente struttura termale costituita da tre grandi vasche-piscine collegate tra di loro da un articolato sistema di canalizzazioni e da altri edifici funzionali all’accoglienza di coloro che usufruivano delle terme. Se siamo in bici possiamo imboccare l’anello ciclabile in direzione nord. Lungo la strada ammiriamo l’elegante architettura di Villa Draghi con la sua merlatura a coda di rondine che si ispira al Palazzo Ducale di Venezia, che sorge isolata sul Monte Alto. Da qui si può fare tappa al Biotopo di San Daniele, nel comune di Torreglia, una delle ormai rare zone umide dei Colli Euganei, costituita da diversi bacini d’acqua artificiali creati in passato per lo scavo dell’argilla che veniva utilizzata nelle vicine fornaci di Monteortone, un tempo attive per la produzione di mattoni e tegole. Proseguendo in direzione del comune di Teolo si incontra incontriamo l’imponente Abbazia di Praglia, un antico monastero benedettino fondato nell’XI secolo per iniziativa della nobile famiglia vicentina dei Maltraversi. Tra gli ambienti più suggestivi che meritano senz’altro una visita ci sono il refettorio monumentale, che conserva tra le altre cose il magnifico arredo ligneo e una grande “Crocifissione” dipinta da Bartolomeo Montagna alla fine del ‘400, e la Biblioteca Monumentale Nazionale, che contiene circa 100.000 volumi. Rimettendosi in viaggio ci si può concedere una deviazione e raggiungere il borgo di Luvigliano verso Villa Vescovi, patrimonio del FAI. Fatta costruire nel Cinquecento dal nobile Alvise Cornaro, vescovo di Padova, su progetto dell’architetto veronese Falconetto, si sviluppa su pianta quadrata con ampie logge esterne su tre lati che richiamano le antiche ville romane. Da qui riprese le bici si torna al punto di partenza percorrendo la pista ciclabile che congiunge Torreglia con la località termale.