5 cose da fare in attesa di tornare a pedalare senza restrizioni

Tempi duri per il mondo intero in quarantena, tempi duri per chi ama le attività all’aria aperta. Nonostante dal prossimo 4 maggio pare proprio che si possa tornare ad allenarsi in bici in solitaria con tutte le precauzioni richieste, le uscite di gruppo e soprattutto i viaggi alla scoperta di terre lontane appaiono ancora come un lontano miraggio. Come sfruttare quindi il tempo che la pandemia ci impone di passare in casa, e fare tesoro di questo periodo per ripartire in sella nel migliore dei modi? Ecco la nostra top five di consigli di attività da ciclodipendenti ai tempi del Covid-19!

1. Se proprio devi spostarti, usa la bici!

Ricorda che la bici è innanzitutto un mezzo di trasporto, e in un contesto urbano si dimostra spesso ben più efficiente dell’auto privata o dei mezzi pubblici. In un periodo in cui poi questi ultimi avranno ingressi contingentati e molte città si stanno dotando di una rete ciclabile di emergenza, questa è l’occasione giusta per cambiare abitudini di spostamento ed estendere l’utilizzo della tua due-ruote anche agli spostamenti quotidiani, oltre che allo sport e al turismo.

Gli spostamenti in questo periodo sono limitati, ma non del tutto proibiti: se devi recarti sul posto di lavoro o andare a fare la spesa, approfitta delle qualità di naturale distanziamento fisico della bicicletta, e della sua adattabilità e versatilità in contesti di qualsiasi tipo! Oltretutto, si tratta anche dell’occasione giusta per fare un minimo di moto in un periodo in cui il lockdown ha reso le nostre vite ancor più sedentarie. 

2. Fai manutenzione e pulizia alla tua cavalcatura

La bicicletta è un attrezzo magnifico, fatto per essere usato. Il problema è che tanto l’usura quanto l’inutilizzo ne possono rovinare le componenti. Oltre ad approfittare di questa pausa forzata per riparare (o far riparare, tii ricordiamo che i negozi di bici che effettuano riparazione possono essere aperti in questo periodo, dato che sono considerati al pari delle officine auto e moto, mentre la vendita è ancora tra le attività sospese) il tuo mezzo, è utile prendersi qualche ora per pulire il telaio, sgrassare e ingrassare la catena e le parti in movimento. 

Iniziamo dal telaio: specie in caso di mountain bike, è opportuno togliere il fango secco dell’ultima uscita dal telaio con un panno umido, acqua e sapone. Evitiamo le lance dell’autolavaggio, perché possono causare infiltrazioni di acqua nelle parti interne come il movimento centrale e il pacco pignoni. La soluzione migliore è quella più paziente e lenta: olio di gomito! 

Particolare attenzione va poi dedicata alla catena, che tende a raccogliere polvere e sporcizia dalla strada, in particolar modo quando viene ingrassata in modo eccessivo. Con l’inutilizzo prolungato, grasso e detriti formano uno spiacevole ammasso che è arrivato il momento di togliere per due motivi. Primo, migliorare le prestazioni del mezzo; secondo, prolungare la vita della catena stessa e prevenire rotture o usura precoce. 

In questo caso, bisogna armarsi di pazienza e uno sgrassatore qualsiasi, che è la soluzione migliore a qualsiasi prodotto specifico. Maglia dopo maglia, possiamo togliere il grasso sfregando delicatamente con una spazzola o un vecchio spazzolino da denti. Altra soluzione più comoda è l’utilizzo di un tool pulisci-catena come questo

Related Post

Un ultimo accorgimento riguarda poi le corone e il pacco pignoni: pulirne l’interno è operazione scomoda e difficoltosa, e la soluzione home-made che trovo più comoda è l’utilizzo di una vecchia stringa da scarpe o di una striscia di tessuto cucito di una vecchia t-shirt di cotone. Usando questa come strofinaccio sottile, potremo rimuovere ogni detrito tra un pignone e l’altro facendoli tornare come nuovi! 

3. Fai allenamento indoor!

Se sei un pedalatore di quelli inarrestabili e temi di perdere l’allenamento durante la quarantena, probabilmente pedalare sui rulli è la soluzione migliore. Abbiamo già trattato in dettaglio il tema in questo pezzo, e le alternative a disposizione sono molte. Dai rulli mobili a quelli fissi, dalla cyclette ai rulli intelligenti, è possibile continuare la nostra sete di pedalate mentre facciamo altro, dal guardare la televisione o ascoltare la radio, fino a collegare la propria bici ad app che ci portano in vere e proprie tappe virtuali del Tour de France. 

Probabilmente se sei un cicloturista e della bici ami l’aria fresca e il fatto di poterti effettivamente spostare e scoprire luoghi nuovi, questa soluzione può sembrare un po’ alienante e fine a sé stessa, ma per te c’è già pronto il punto 5 (o la pazienza di chi fa buon viso a cattivo gioco…).

4. Dedicati al bricolage casalingo per le tue bici

Dove sistemo le mie bici quando non le uso? Per chi ha un garage questo problema probabilmente non si pone (occhio ai furti, un rischio sempre in agguato specie per chi ha bici di valore e le tiene in posti cui non accede spesso). Ma per chi ha spazi limitati e non vuole creare disordine in casa occorre ingegnarsi, le soluzioni non mancano. Personalmente, con 4 bici e una casa non certo enorme, per anni sono stato costretto a ripiegare sulla soluzione-balcone: alcuni ganci da ferramenta del tipo simile a quelli che si trovano sui vagoni ferroviari adibiti al trasporto bici, una vecchia tenda da campeggio come copertura dall’umidità ed ecco ricavata una rastrelliera casareccia

Questa è soluzione per bici da palo, perché gli agenti atmosferici non fanno mai bene. L’umidità e la pioggia infatti creano ruggine su telaio e catena, il caldo deteriora le parti in gomma come copertoni e coprileve. Per questo motivo ho contemplato l’idea che la bici, che è un oggetto esteticamente meraviglioso, potesse diventare parte dell’arredamento interno del salotto: due lastre di plexiglass in modo tale che le ruote non sporchino il muro, un paio di questi ganci e il gioco è fatto!

Sul web esistono migliaia di queste soluzioni, dai classici ganci orizzontali alle carrucole da soffitto se gli spazi lo consentono, fino a dei pallet riverniciati e usati come rastrelliera da parete. In questi casi, basta un po’ di gusto e di creatività!

5. Daydreaming

Letteralmente “sognare a occhi aperti”. Più o meno è quello che mi capita di fare quando non posso viaggiare. Mi compaiono davanti agli occhi immagini di posti lontani in cui sono stato, e mi prende una voglia inappagabile di partire di nuovo in sella a una bici. E ora, in un periodo in cui dovremo aspettare ancora molto tempo prima di poter lasciare la nostra regione, quale modo migliore di placare questa wanderlust se non viaggiare con la mente

Iniziamo a pianificare le prossime mete. Seguiamo blogger e cicloviaggiatori sui loro canali social, e nutriamoci dei loro racconti e avventure, così come delle foto che pubblicano. Tra i tantissimi, consiglio Daniele&Simona e Godimundi, due coppie rispettivamente di Roma e di Prato appena rientrate da traversate intercontinentali. Ma anche Dino Lanzaretti, avventuroso viaggiatore in solitaria, così come Darinka Montico, autrice, blogger e fotografa che si sposta spesso in bici. Ovviamente tanti spunti interessanti di viaggio li trovate negli articoli del nostro magazine. Quanto al pianificare, trovo che passare tempo sulle mappe, creare itinerari, spulciare altimetrie, chilometraggi e fare ricerche su luoghi interessanti da scoprire sia la prima parte del viaggio in bici. E se non ci si vuole e non ci si può allenare nel fisico, allora tocca allenare la mente in attesa di tempi migliori!

Claudio Mancini: Cicloturista per vocazione, ciclista urbano per necessità, sono felice del fatto che dove finiscano le mie zampe inizi sempre un paio di pedali. In sella a bici scassate ho attraversato l'Europa e valicato passi montani, e finora sono sempre tornato a casa. Mi piace scoprire in modo grottesco e poetico i posti che attraverso, dall'alto dei 20 km orari. Adoro il cibo locale e l'aggettivo "casareccio", le strade provinciali e i passaggi a livello. Scrivo diari di viaggio per ricordarmi per quali luoghi sono passato (www.abbondantiedozzinali.it).