Expobici dichiara guerra a Cosmo Bike Show
Sembrava una conferenza stampa tranquilla, quella di questa mattina all’Hotel Millepini di Montegrotto e invece si è trasformata in una dichiarazione di guerra a Cosmo Bike Show la promettente Fiera internazionale della bicicletta che aprirà i battenti in Settembre, la settimana prima di Expobici, a Verona.
Eccovi il racconto di un lancio che si è trasformato in boomerang!
La Fiera di Padova ha schierato tutti i Sindaci delle Terme e di Padova per dimostrare che l’unione fa la forza, stesso concetto più volte ribadito dall’illuminato Presidente degli albergatori di Abano e Montegrotto Terme, nonché proprietario dell’hotel Millepini di Montegrotto, Emanuele Boaretto.
Ad aprire le danze l’amministratore delegato della Fiera di Padova Daniele Villa che ha ricordato i numeri della passata edizione e ha annunciato le novità 2015:
Expobici Tour, otto eventi sul territorio nazionale nei quali la Fiera sarà presente con un gazebo nel quale saranno ospitate alcune aziende,
bici e arte mostre ed eventi culturali,
un fuori salone nelle piazze di Padova con visibilità nei tanti negozi chiusi che diventeranno vetrine della manifestazione,
sfilate ed eventi.
Sulla stessa linea Moreno Argentin che di nuovo ha aggiunto l’esistenza di un comitato che prenderà in considerazione tutte le iniziative che potranno dare visibilità alle aziende, e la sua convinzione personale sulla riuscita dell’edizione della Fiera calando l’asso: da bambino diceva che avrebbe vinto il mondiale e così è stato!
La Fiera di Padova ha poi giocato il suo Jolly con la presenza di Massimo Bitonci Sindaco di Padova, l’unico ad aver espresso positività e concretezza rassicurando i presenti sullo stanziamento di 1,2 milioni di euro per ristrutturare i padiglioni 3 e 4.
Gli altri Sindaci intervenuti hanno raccontato il loro territorio e il grande plus rappresentato dai tanti km ciclabili del bacino euganeo.
Le informazioni che si aspettavano le aziende presenti, poco più di una decina, erano però di tono diverso. Avrebbero voluto sapere concretamente quante aziende hanno fino ad oggi dato la loro adesione ad Expobici, anche non formalmente, in quella che è considerata, ma che era stata fino a quel momento taciuta, concorrenza con un nuovo Competitor, Cosmo Bike Show della Fiera di Verona.
Le incalzanti domande di una operatrice, accompagnate da altri interventi dello stesso tenore hanno però innervosito vistosamente tutto il tavolo dei relatori e in particolar modo il Presidente della Fiera Ferruccio Macola seduto in prima fila. Uomo elegante e apparentemente pacato, da qualche decennio alla guida della Fiera di Padova, ha ritenuto di dover intervenire. Il fatto è che anziché stemperare l’atmosfera e abbassare i toni ha innescato una bomba! La platea chiedeva maggiori delucidazioni e trasparenza per poter operare una scelta e Macola ha esordito dicendo che le aziende intervenute avrebbero potuto fare le loro valutazioni e decidere in quale Fiera investire. Ma poi ulteriormente incalzato, ha perso letteralmente le staffe, ha alzato il tono della voce urlando ai rappresentanti delle aziende presenti che pur essendo un imprenditore considera sleale il comportamento di chi ha creato una Fiera duplicando di fatto Expobici. Ma non si è fermato qui purtroppo: quando qualcuno dalla platea gli ha ricordato che proprio lui anni prima aveva fatto la stessa operazione con Milano, portando via a EICMA il ciclo il tappo è saltato. Ha gridato, che non esiste competizione con chi sta offrendo (era chiaro il riferimento alla Fiera di Verona), addirittura 10 anni di partecipazione gratuita a chi firma subito. E se non bastasse ha accusato apertamente le aziende che hanno contribuito al successo di Expobici con la loro partecipazione, di tradire distruggere la loro stessa creatura nel caso avessero optato per Verona.
Insomma una gran brutta “fazenda” scimmiottando Ezio Greggio.
L’unica certezza alla fine di una giornata che doveva decretare un guinness all’interno della piscina più profonda del mondo, la Y-40, sarà invece una querela che dalla Fiera di Verona probabilmente giungerà all’indirizzo di Ferruccio Macola.
Ludovica Casellati