Un viaggio itinerante per l’Italia, nei luoghi più evocativi del patrimonio ferroviario dismesso, per far conoscere i tracciati non più attivi, alcuni da trasformare in vie ciclopedonali, altri da sviluppare come linee di turismo ferroviario. Domenica 3 marzo si rinnova per la dodicesima edizione, una rassegna unica in Italia promossa da Co.Mo.Do., Cooperazione Mobilità Dolce. Degli oltre 6.000 km di linee ferroviarie dismesse a partire dal dopoguerra, almeno un migliaio sarebbero subito ripristinabili con investimenti contenuti, specie laddove il sedime è intatto. Ci sono linee abbandonate ormai da decenni, che sono già state in tutto o in parte trasformate in vie verdi, come le belle greenways sulla Spoleto-Norcia e quella della Costa dei Trabocchi, o stanno per diventarlo, come la Assoro-Leonforte e la Porto San Giorgio-Fermo-Amandola. Un altro modo per salvaguardare opere di architettura e ingegneria ferroviaria (ponti, viadotti, stazioni e gallerie) a favore degli escursionisti, e puntando ad una gestione turistica ciclopedonale o con il velorail (carrelli o veicoli a pedale), tenuto conto dell’immenso fascino dei paesaggi culturali attraversati.
Gli eventi
Oltre alla giornata del 3 marzo sono stati organizzati diversi eventi fino a domenica 7 aprile, per il Mese della Mobilità Dolce di Co.Mo.do., nato per incoraggiare tutti a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal turismo outdoor e dalla mobilità dolce. Un modo per permettere ai visitatori di scoprire le bellezze naturalistiche lungo queste linee ferroviarie. In queste giornate il passato incontra il futuro, riscoprendo e celebrando, a livello locale, il patrimonio ferroviario nella ricchezza della sua diversità, scoprendo attraverso di esso una cultura e una storia italiana comune e connessa. Nel 2019, Anno del Turismo Lento, che si pone l’obiettivo di valorizzare quei luoghi italiani forse ancora poco conosciuti dal viaggiatore straniero, saranno rilanciati in chiave sostenibile esperienze di viaggio particolari lungo borghi e cammini lauretani e benedettini, sulla Via degli Dei, sul Sentiero Durer, sulla Via Romea, lungo ciclovie e ippovie.
Le linee recuperate
A fronte di un immenso patrimonio da recuperare, tutelare e riutilizzare, vi segnaliamo ad oggi le ex linee ferroviarie riconvertite e recuperate. Ciclabile Valle dell’Anapo, ciclopedonale su ex ferrovia Treviso-Ostiglia, ciclovia Alpe Adria, pista ciclabile Airasca – Villafranca, pista ciclabile da Godrano a San Carlo, pista ciclabile da Mirandola a Finale Emilia, pista ciclabile della Val Brembana, pista ciclabile della Val Seriana, pista ciclabile della Valle Isarco: Brennero – Bolzano, pista ciclabile Dobbiaco – Cortina – Calalzo di Cadore, pista ciclabile Fiuggi Paliano, pista ciclabile Modena Vignola, pista ciclabile Parco Costiero, pista ciclabile Riviera Berica, pista ciclabile Val di Fiemme e Fassa, strada del Vecchio Trenino: pista ciclabile da Asiago a Canove.