Lazio: incentivi all’acquisto di bici e binomio bici-treno

Mobilità sostenibile nel Lazio: approvati nuovi incentivi

Nelle revisioni alla legge di stabilità regionale 2015 previsti incentivi all’acquisto delle biciclette pieghevoli e agli abbonamenti “Bici in Treno”. Importanti novità per la mobilità sostenibile, e in particolare quella ciclabile, della Regione Lazio. La giunta regionale Regione Lazio, su proposta dell’Assessore alle politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti, ha da poco approvato una delibera che prevede contributi e sconti atti ad incentivare una mobilità nuova.

Si tratta di alcune revisioni della legge di stabilità regionale 2015, nello specifico del comma 27 “sulle agevolazioni tariffarie concesse sui servizi di trasporto pubblico locale per l’anno 2016”.

Di cosa si tratta? Il primo elemento fondamentale è il forte incentivo sull’acquisto delle biciclette pieghevoli, quelle, per capirsi, che si possono comodamente portare anche sui mezzi pubblici e che occupano poco spazio.

Ai cittadini che acquistano un abbonamento agevolato (…), si legge nel documento, è riservato un incentivo di € 150,00 per l’acquisto di biciclette pieghevoli nuove compatibili con il trasporto sui mezzi pubblici, senza supplemento di spesa e senza limitazione di orario”.

Chi può accedere a questa agevolazione? Tutti i residenti nella Regione Lazio che dimostrano di aver acquistato una bicicletta pieghevole delle dimensioni 80x110x40 successivamente alla data di pubblicazione della deliberazione,

Nella delibera è previsto inoltre uno sconto del 50%  sull’abbonamento “Bici in Treno“, che verrà a costare 60 euro anziché 120.

Ma non ci si ferma qui. Grande risalto viene dato anche al trasporto pubblico locale offrendo particolari sconti sugli abbonamenti.

“Tutta l’utenza, con un reddito ISEE fino a € 25.000,00, si legge, può fruire dell’agevolazione tariffaria pari al 30% del costo del titolo di viaggio”. Coloro, invece, con un ISEE al di sotto dei 15.000,00 euro avranno diritto ad uno sconto del 50%. Se si acquista, infine, più di un abbonamento all’interno dello stesso nucleo familiare, nei successivi non si pagherà cifra intera ma si avrà uno sconto del 10% sul secondo abbonamento, del 20% sul terzo e del 30% sul quarto.

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Con questa delibera la Regione esprime la chiara volontà di promuovere tutte quelle azioni virtuose necessarie per il miglioramento dell’aria e dell’ambiente e quindi della qualità della vita dei suoi abitanti attraverso il perfezionamento di uno degli elementi cardini del sistema cittadino: la mobilità.

Un passo avanti degno di nota e che ha avuto il plauso di moltissime associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente Lazio. Nonostante, infatti, la Regione stia ampiamente lavorando per migliorare la mobilità alternativa, aumentando ad esempio il numero di piste ciclabili, purtroppo la bici nel Lazio non è ai primi posti come mezzo di trasporto.

La poca sicurezza delle strade, la scarsa qualità delle infrastrutture ciclabili, la mentalità stessa delle persone, ancora poco inclini all’utilizzo di questo mezzo, se no come strumento di svago, sono tutti elementi di forte criticità e su cui bisogna lavorare. A confermare questa tesi anche l’ultimo dossier “L’A Bi Ci della ciclabilità” stilato da Legambiente in collaborazione  con Rete Mobilità Nuova. Nonostante i dati positivi riscontrati a livello generale che indicano come in Italia ci siano ben 20 città che vantano performance di ciclabilità addirittura di livello europeo, le grandi città, Roma compresa, ancora arrancano.

Basta osservare l’indicatore modal share, che indica il tipo di veicolo più amato e utilizzato dagli abitanti per rendersi conto della situazione:

A Roma, al primo posto per i suoi 258 km totali di piste ciclabili, solo l’1% della popolazione effettua spostamenti in bici. Perché ? Prima di rendere la città “pedalabile” bisogna agire su tutta la mobilità rovesciando la vecchia gerarchia che vede al primo posto la macchina come mezzo principe per gli spostamenti e rendendola invece l’opzione meno utilizzata perché meno conveniente. In altre parole bisogna lavorare non solo sulle infrastrutture, ovviamente fondamentali, ma anche e specialmente sulla “cultura di una mobilità nuova” affinché questa diventi la norma e non solo un affare di pochi.

Questa delibera va proprio in questa direzione, offrendo ai cittadini un motivo in più per prendere la bici e per usufruire del trasporto pubblico locale.

Stefania Galli

redazione viagginbici: