Secondo la Guida ComuniCiclabili della Fiab è l’Emilia Romagna la regione italiana con più Comuni bike-friendly. 25 in tutto, a seguire il Veneto con 21, l’Abruzzo con 15 e la Lombardia con 12.
Questo il risultato presentato nell’edizione 2020 della guida ComuniCiclabili della Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. La Guida è nata qualche anno fa con lo scopo di valutare il grado di ciclabilità dei territori, secondo i criteri di infrastrutture urbane bike friendly, cicloturismo, comunicazione e governance. Quasi 130 le città valutate da Fiab, che assegna da 1 a 5 “bike smile” a seconda del livello di ciclabilità. Il massimo riconoscimento è andato a Bolzano, Cesena, Ferrara, Pesaro, Ravenna, Arborea (Oristano), Cavallino Treporti (Venezia), Favignana (Trapani), Grado (Gorizia), Schio (Vicenza).
Dieci le città che compaiono per la prima volta nella guida: Desio – Monza Brianza (2 bike smile), Merano – Bolzano (4), Breda di Piave – Treviso (3), Mira – Venezia (2), Valdagno – Vicenza (2), Santarcangelo di Romagna – Rimini (3), Arezzo – 3, Firenze (3), San Salvo – Chieti (2), Vasto – Chieti (2).
Nel loro insieme, tutti i ComuniCiclabili ospitano oltre sei milioni di persone, più del 10% della popolazione italiana. I capoluoghi di regione sono quattro: oltre alla new entry Firenze (3 bike smile), anche Torino (2), Bologna (4) e Trento (4).
Per ottenere la qualifica FIAB di Comune ciclabile è sufficiente essere in possesso di due prerequisiti all’interno delle quattro principali aree di catalogazione e valutazione. L’area obbligatoria è quella delle infrastrutture urbane, ovvero la presenza di piste ciclabili all’interno del territorio, insieme ad una moderazione di traffico e velocità. L’altro requisito minimo può essere scelto liberamente fra governance, cicloturismo e comunicazione e promozione: più requisiti si possiedono e maggiori saranno le possibilità di ricevere molteplici voti.