Cosa troverai in questo articolo:
Tutto il mondo delle due ruote è in fermento.
O la va o la spacca. Nel senso che come ricordavo nel mio pezzo Fase 2 in bicicletta o abbiamo perso una battaglia, o vengono messe in campo risorse per facilitare l’uso delle due ruote oppure le nostre città torneranno ad essere più inquinate e trafficate di prima.
Come convincere la gente ad usare la bici?
Questo è il momento per mettere a punto un Piano che non lasci nulla di intentato.
Perchè devo scegliere la bici, si chiederanno in molti? Sono gli amministratori che dovranno in anticipo fornire le risposte ancor prima che vengano poste loro le domande.
Piano Incentivi
- Chi sceglierà la bici negli spostamenti casa lavoro o comunque in città dovrà essere premiato con un incentivo chilometrico, come già succede in molti Comuni, riconosciuto o dal comune o dall’azienda per cui lavora. Si potrebbe lavorare ad un progetto più ampio che metta in rete e a sistema un territorio creando buoni di vario genere (sconti al supermercato o di altra natura)
- Il Comune dotato di bike sharing e free floating dovrebbe in questa fase abbattere sensibilmente il costo dell’abbonamento rendendo il prezzo “politico” e accessibile a tutti. Soprattutto il costo dev’essere concorrenziale rispetto all’abbonamento ai mezzi pubblici
- Ai Comuni devono essere dati fondi per incentivare l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita che consentono di coprire distanze maggiori con meno fatica.
Creazione di ciclabili o preferenziali per le biciclette
La gente deve sentirsi al sicuro. Non è pensabile, per chi utilizzerà la bicicletta come mezzo di trasporto per la prima volta, trovarsi a schivare le automobili nel traffico. Abbiamo già indicato nel pezzo Per la fase 2 ciclabili sì, anche pop – up, come è possibile molto velocemente realizzare delle “preferenziali per le biciclette“. E’ necessario soprattutto in questa fase accompagnare per mano chi deciderà di cambiare mezzo e semplificare il più possibile i percorsi cittadini. Se sarà facile procurarsi una bicicletta e sicuro raggiungere il posto di lavoro …..Bingo!
Perchè la bicicletta?
Non siamo fissati, malati di bici o integralisti demonizzatori dell’automobile! L’auto è necessaria per la nostra vita ma in molti casi il suo uso può essere notevolmente ridotto. Vanno evitati più possibile i mezzi pubblici, li useranno quelli che non possono in alcun modo farne a meno perchè non hanno l’automobile o non sanno usare la bicicletta.
Se i Comuni o il Governo dovessero incentivare l’apertura delle zone ztl, o aree C, avremmo definitivamente consegnato la nostra vita all’automobile perchè non si potranno realizzare i car pooling e in ogni auto ci sarà quasi sempre un solo lavoratore. Questo vorrà dire che le nostre città saranno bloccate, congestionate, torneranno ad essere più inquinate di prima. Sarebbero dunque tutti inutili i buoni propositi che in questi giorni si sprecano, in cui la frase più abusata è “ne usciremo migliori”. Dobbiamo fare la nostra parte perchè possa essere davvero così, a cominciare dall’uso dei mezzi di trasporto che ci coinvolge tutti.
In questo periodo la bicicletta è “la soluzione” perchè:
- per come è fatta prevede un naturale distanziamento dagli altri, che se pedalano accanto a noi lo fanno sempre e comunque ad una distanza di sicurezza
- mette in moto il nostro fisico e lo mantiene più sano e in questo momento tenere il nostro sistema immunitario efficiente è fondamentale
- chi va in bicicletta non inquina e fa del bene a se e agli altri
Lasciamo andare in auto chi non sa proprio andare in bici o deve coprire distanze considerevoli. Tutti gli altri non hanno scuse.
Una volta che si comincia a pedalare non si smette più, parola di chi ha scritto un libro che si intitola “l’A BiCi della Felicità“!