Che l’Italia sia tutta uno scrigno di meraviglie lo sappiamo, ma sappiamo davvero quante sono? Certo conosciamo le grandi città e i grandi nomi dell’arte che da sempre danno lustro allo Stivale, ma talvolta tendiamo a dimenticare un’Italia meno conosciuta, più piccola ma ricca di cose preziose da svelare.
In occasione della XVIII edizione di “Fa’ La Cosa Giusta”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibile tenutasi a Milano, le Regioni italiane si sono date appuntamento per presentare il progetto “Scopri l’Italia che non sapevi”, parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo, che ha come tematiche centrali i borghi e i paesaggi italiani, il turismo lento e quello attivo.
Anche lo slogan è un monito, un invito a scoprire i tanti volti dell’Italia, anche quelli più piccoli e sconosciuti. Tra gli asset sui cui si è incentrata l’attenzione ci sono i “Borghi e paesaggi italiani, identità, stile, qualità della vita” (capofila la Regione Emilia Romagna), il “Turismo lento: cammini, enogastronomia, arte, beni culturali” (capofila l’Umbria) e il “Turismo attivo: bike, nautica, nordic walking e attività outdoor per l’estate e l’inverno” (capofila Marche).
Tutto verrà poi raccontato sul portale viaggio.italia.it (presto online), un dominio di secondo livello del portale www.italia.it gestito da ENIT.
Il progetto
Si tratta del primo progetto turistico organico realizzato congiuntamente da tutte le Istituzioni, che ha lo scopo di intercettare visitatori, italiani e no, attraverso un concetto chiaro “non basterebbe una vita per scoprire tutta l’Italia” e di conseguenza l’invito a scoprire tutta l’Italia di cui non si aveva la conoscenza.
Per il cosiddetto prodotto “Borghi” verranno realizzate una mappa nazionale e interattiva con informazioni testuali e materiali grafici di 1.000 borghi e paesaggi italiani. Verrà inoltre creato un format di comunicazione digitale rivolto ai principali mercati stranieri basato sul turismo esperienziale: 21 “creator” internazionali (uno per ogni regione) scopriranno oltre 60 borghi italiani, vivendoli come se fossero dei “local”, con l’obiettivo di raccontare un’offerta turistica a 360° fatta di turismo attivo, culturale, enogastronomico, lento, responsabile e green utilizzando esclusivamente mezzi di trasporto sostenibili.
Per il “turismo slow” l’accento è sui cammini, per i quali verranno create delle azioni di co-marketing con realtà legate al mondo del food ponendo attenzione alle eccellenze enogastronomiche territoriali. Oltre alla valorizzazione dei cammini si porrà un attenzione particolare al target delle famiglie.
E poi arriva l’Italia delle possibilità di sport e attività all’aria aperta per cui si proporrà la valorizzazione di una rete interregionale omogenea mediante percorsi il più possibile continui, che tendano a creare un viaggio unico.
L’outdoor
In questo progetto si guarda molto anche alle attività all’aria aperta, il brand Italia e il “Viaggio Italiano” riguarderà anche:
Le vie del Mare: si proporranno itinerari e rotte nautiche interregionali, collegando vari porti e approdi turistici, alla scoperta delle eccellenze turistiche culturali enogastronomiche dell’entroterra costiero, pensando dunque al turismo nautico come segmento turistico vero e proprio.
Le vie del Bike: la necessità da concretizzare sarà quella di mettere a sistema percorsi territoriali e interregionali con una serie di servizi pensati appositamente per le esigenze dei cicloturisti.
Le vie del Nordic Walking: per questo settore si pensa alla costruzione di una rete di percorsi unici che toccano tutte le regioni da attraversare in modalità nordic walking.