Fino a settembre i Comuni italiani potranno partecipare alla seconda edizione di ComuniCiclabili (www.comuniciclabili.it), progetto promosso dalla FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che valuta e valorizza gli sforzi delle amministrazioni comunali impegnate in politiche bike-friendly.
Nel primo anno hanno ricevuto la bandiera gialla della ciclabilità italiana 69 comuni, che hanno messo in opera politiche ed interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta, sempre più sostenibile per l’ambiente e per le persone.
L’obiettivo del progetto è quello di incentivare i territori a milgiorarsi e a proporre sempre nuove idee e stimoli per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella.
La seconda edizione propone delle novità, la prima riguarda il riconoscimento come “ComuneCiclabile” che diventa biennale.
Se da un lato rimangono invariati i parametri di valutazione nelle quattro aree d’intervento che portano all’assegnazione del relativo grado di ciclabilità di un territorio, per candidarsi il comune deve possedere almeno tre requisiti tra quelli richiesti (rispetto ai due dello scorso anno), di cui almeno uno nell’area infrastrutture urbane (“ciclabili urbane” e/o “moderazione traffico e velocità”) e gli altri due nelle restanti tre aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”).
Gli standard di ciclabilità determineranno il punteggio, da 1 a 5 bike smile, indicati poi sulla bandiera gialla.
Tra i parametri di valutazione la novità riguarda la presenza dell’assessore con delega allo “Spazio pubblico bene comune”. Dalla Fiab suggeriscono che creare questa delega ad hoc è per i comuni un’operazione a costo zero e attuabile in tempi stretti, che tuttavia introduce nel dibattito pubblico questo tema fondamentale.
“La seconda edizione di ComuniCiclabili prende il via sulla scia del successo ottenuto dalla prima, che ci ha portato a rilasciare il riconoscimento a comuni di ogni dimensione in sedici diverse regioni d’Italia, tra cui ben diciassette capoluoghi di provincia incluse metropoli come Bologna e Torino”, dice Alessandro Tursi, responsabile di ComuniCiclabili e vicepresidente FIAB.
Le amministrazioni locali che si iscrivono a ComuniCiclabili entro settembre, riceveranno la bandiera gialla entro l’anno.
Buone risposte sulla validità del progetto sono arrivate a livello europeo da parte di ECF – European Cyclists’ Federation di cui FIAB è socio fondatore e referente per l’Italia. Recentemente inoltre ComuniCiclabili ha stretto un partenariato con l’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, visto che ormai il dibattito urbanistico pone sempre più al centro il tema della ciclabilità come indispensabile per la soluzione ai problemi delle aree urbane e dell’economia urbana.