Una città in bici da vivere in quindici minuti, una smart city

Cosa troverai in questo articolo:

Abbiamo davvero bisogno di città intelligenti, di smart city, dove l’urbanistica e l’architettura, i servizi pubblici e le infrastrutture, la mobilità, l’efficienza energetica, siano messe in relazione ed ottimizzate per migliorare la qualità della vita. Ecosostenibilità dello sviluppo urbano, diminuzione di sprechi energetici, riduzione drastica dell’inquinamento grazie anche ad un miglioramento della pianificazione urbanistica e dei trasporti sono tra gli obiettivi delle città di un prossimo e speriamo quanto mai vicino futuro. Noi ci soffermiamo soprattutto sul concetto di smart mobility, ovvero parliamo di soluzioni di mobilità intelligente, dall’e-mobility alla sharing mobility ad altre forme di mobility management, che devono guardare a come diminuire i costi, l’impatto ambientale e ottimizzare il risparmio energetico.


Città digitali italiane

La classifica di ICity Rank 2020 vede città come Firenze, Bologna, Milano, Roma, Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Venezia con un livello di digitalizzazione “molto avanzato”, seguite da un gruppo di altre di livello “avanzato” come Parma, Reggio Emilia, Palermo, Pavia, Brescia, Genova, Lecce, Cremona, Prato, Bari, Pisa, Verona, Vicenza, Bolzano e Forlì. Nel 2020 è Trento la città con le infrastrutture più sostenibili, seguita da Torino e da Bologna, emerge dallo Smart City Index di EY diffusa nel 2020. In particolare, i primi dati del rapporto analizzano il tema della sostenibilità urbana, prendendo in considerazione quanto le infrastrutture delle città sono smart nelle diverse componenti del trasporto, dell’energia e dell’ambiente (acqua, verde e rifiuti).


Smart mobility

Tecnologia, infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli), soluzioni per la mobilità e le persone. La smart mobility deve essere flessibile, integrata, accessibile, efficiente, sicura, on demand e conveniente. Una mobilità “green” che abbia come obiettivo finale di ridurre il traffico, l’inquinamento, creare flussi intelligenti e senza interruzioni, e rafforzare le economie di scala per promuovere una mobilità accessibile a tutti. I nuovi termini da tenere a mente sono noleggio auto on demand, car sharing, bike sharing, veicoli elettrici o senza autista, mobilità cooperativa …


Parigi 2050

Parigi ha un progetto in mente e si candida ad essere la “Smart city mondiale” del 2050. Avviato nel 2014, il progetto ha l’obiettivo di ridurre del 75% le emissioni dei gas serra entro il 2050. Le strutture avveniristiche e green sono firmate dall’architetto Vincent Callebaut. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha creato un’applicazione con la quale chiunque può spedire via web una segnalazione di arredo, la proposta di restauro di una facciata, la creazione di uno spazio verde che renda più accogliente il quartiere, il condominio, uno scorcio annacquato dal grigio e dal cemento. Con il progetto “La Ville du quart d’heure” ”, o la Città del quarto d’ora, la metropoli francese dovrà essere trasformata in un posto dove i cittadini possano raggiungere i servizi e soddisfare i propri bisogni, dalla cultura allo shopping, in soli 15 minuti, a piedi o in bicicletta.

in foto i progetti di Callebaut

Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.