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L’OROSCOPO DI VIAGGINBICI.COM
dal 19 al 26 settembre 2020
A CURA DI MADAME MOSKARDIN
Prenotate il campo, avete voglia di vacanza. Certo sì, d’erba, ci mancherebbe altro. Pure con camper di appoggio vicino, perché no, anche se potrebbe tornarvi indietro come un … bungalow. Avete già fatto esperienza di ferie open air, vi ricordate? A forza di cacciare zanzare con la racchetta fulminante potevate arrivare ai quarti del Roland Garros!
“Arbitro! Non gli ho fatto niente!”. Quante volte l’avete sentito dire ma ora non vi convince più e anzi vi ammoscia questa palla perché c’è la partita vista dalla tribuna e quella a bordo campo. La tendenza sarebbe quella di ritirare il cartellino di ammonizione e dimenticare i torti. Ricordate invece, che nella vita non c’è solo il calcio: ma anche il fosforo e il magnesio.
Avete fatto il saluto al sole e non vi ha ricambiato? Avete detto al partner “Ti do il mio amore” e lui ha risposto “Poggia lì sul troumeau che dopo guardo?”. Passate oltre, magari allo yoga della risata, che vi riconcilia col mondo. Meritate, gente, meritate. E invece vi ostinate col qui e ora. Pro nobis.
State scagliando frecce con l’Arco di Trionfo e presto la Vittoria (come il Parco della tesserina viola del Monopoli) sarà vostra. Origliando, qui dalle stelle di voi abbiamo sentito dire: “Ho un amico bravissimo nel tiro a segno” e un altro chiedere “Che c’entra?”. E noi in coro rispondere: il bersaglio!
CAPRICORNO (22 Dicembre – 21 Gennaio)
State andando a Bombazza, non sia mai che vi scenda la catena proprio adesso! C’è chi vi sta facendo i … raggi e anche il cerchione per capire e carpire l’ingrediente segreto dell’integratore che vi dà così tanta energia. Guai scalare il cambio per aspettarli: pedalate dritti al traguardo. Vi attende la Coppa Cobram!
Siete come l’acqua rinforzata col gas della sorgente: effervescente naturale e in molti seguono il perlage delle vostre bollicine per scoprire dove e come fate a scattare quei bellissimi selfie con la chioma fluente come le gorgogne e i guanti di neoprene in tinta con la muta. Attenzione agli squali e ai pesci pagliaccio ma anche ai pesci pietra: sono i più pesanti …
Non siate frettolosi: cercate la stabilità, non l’equilibrio; evitate il gorgo non il bordo e continuate a danzare sul filo d’acqua così come state facendo, in modo da rimanere in gioco, anche se in ammollo. Se poi cadete a picco come un cellulare nel Canal Grande, vabbé pazienza, anziché imprecare guardate il lato positivo: avete ancora tre ore di navigazione gratis.
In molti vi vedono come la gemella di Messner – altissima, purissima, lievissima – ma solo voi conoscete limiti, dislivello e precipizio dell’impresa tutta in salita che state compiendo. Al momento non ambite a nessun 8.000 metri da raggiungere in debito d’ossigeno. Vi basterebbe che gli “800 euro” vi raggiungessero per credito d’imposta …
Non vi avevano avvisato che siete in lista per Santiago de Compostela? Vabbè, procuratevi borracce di alluminio leggero e cerotti per le vesciche. Avviso: c’è da camminare parecchio, seguendo il simbolo di una conchiglia. No, non quella per la spiaggia di Capocotta, e nemmeno quella della trattoria “La Capasanta”, al momento. Andate in pellegrinaggio, non in vacanza.
Marosi e Cavalloni non sono cognomi scritti col Dymo sul campanello di un condominio ma le insidie scritte nelle stelle dalle quali tenervi lontani in questo periodo. Capiamo bene che tutta sta voglia di uscire spavaldi, anche piovigginando, sale. Ma come scriveva Carducci “sotto il Maestrale urla e biancheggia il mar”. Portatevi una cerata.
Le rane nuotano nello stagno perché non sanno nuotare nell’oro, mentre voi avete uno stile prezioso innato e sicuramente uscirete da questo fiume di guano. Non scoraggiatevi che tutto passa, come l’uvetta. Siete molto più del gatto con sette vite: voi siete come il nuotatore tedesco delle freddure sugli stranieri, il famoso Otto Vasken!
Arduo mantenere alta la palla quando ci allena senza un obiettivo: lo spirito può annacquarsi come un mojto analcolico nel bicchiere in plastica al chiosco della spiaggia col sole allo zenith. Ma siete in testa alla classifica e potreste finire la stagione con una bella vittoria, promozione, avanzamento. “Aspettate” si può spezzettare in un “aspetta te” o “spetta a te”. Daje!
Illustrato da Nadia Guidi