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Volete visitare una città a misura di famiglia, bike friendly, che coniuga storia e modernità in maniera magistrale? Valencia è tutto questo!
Appena arrivati l’aria frizzante, l’atmosfera godereccia e la grande energia positiva ci hanno trascinato facendoci tuffare nel cuore antico della città. Nella Piazza principale si staglia la Cattedrale con il suo famoso campanile, il Miguelete, ed è un trionfo di stili dal romanico al gotico al barocco.
Al suo interno custodisce dei dipinti del Goya e il Santo Graal, che si dice essere proprio quello dell’ultima cena. Non potevamo perderci una visione d’insieme e panoramica di Valencia e così abbiamo deciso di affrontare i numerosi gradoni che portano sopra il Miguelete, gli stessi che un tempo soleva fare più volte al giorno colui che andava a suonare la campana. Una fatica ripagata dalla meravigliosa vista!
Una volta rimessi occhi e i piedi a terra, ci siamo diretti al Mercado de la Tapineria, un insieme di stradine e piazzette che ospitano temporary shop affittati da artisti e artigiani sempre diversi.
Un consiglio: appena sbarcate dall’aereo acquistate la Valencia Turist Card l’avrete ammortizzata già con il trasferimento dall’aeroporto al centro città! Sono compresi tutti i trasporti pubblici e ci sono sconti per le attrazioni e i musei della città.
Bioparco
Dopo aver respirato un po’ di atmosfera valenciana ci siamo diretti al Bioparco tappa obbligata quando si hanno bambini al seguito, ma molto gradevole anche per gli adulti.
Qui attraversando un lungo ponte sul vecchio letto del fiume Turia, dall’entrata si scoprono i diversi ecosistemi africani: quelli della Savana, della foresta equatoriale, del Madagascar e persino delle zone umide dell’Africa. I colpi d’occhio sono spettacolari: grandi massi di granito levigato con grotte, baobab giganti e piccoli laghetti fanno da cornice e da casa a moltissime specie animali. Quella con cui si riesce ad interagire più da vicino sono i lemuri!
I Giardini del Turia e il Parco di Gulliver
Valencia era funestata dalle esondazioni del fiume Turia al punto che dopo l’ultima del 1957 decisero di deviare il suo corso a sud della città trasformando il vecchio letto in un polmone verde attrezzato con giardini, ciclabili, luoghi per attività sportive, auditorium e per finire la Città delle Arti di Calatrava.
Ma subito pedalando lungo la ciclabile che li attraversa tutti, ad attirare la nostra attenzione è stato il gigante Gulliver sosta obbligata quando ci sono bambini al seguito. Addormentato in posizione supina viene preso d’assalto da tante piccole furie scatenate che si arrampicano sul suo corpo usando corde abilmente assicurate o scalette sapientemente scolpite, e che poi scivolano lungo le pieghe della sua giacca.
La città delle arti
Continuando a pedalare sempre lungo il letto del Turia ad un certo punto il paesaggio cambia all’improvviso: la vecchia città intrisa di storia lascia spazio ad un’altra città nella quale a trionfare sono le forme geometriche degli edifici che si riflettono negli specchi d’acqua cristallini che li circondano.
Si tratta della Città delle Arti realizzata dal noto architetto Santiago Calatrava. Il più suggestivo tra i cinque edifici è l’Hemisferic, adibito alla visione di Film in 3D: ha le sembianze di un occhio con importanti sopracciglia che specchiandosi nell’acqua trova completata la sua forma e al suo interno è ben visibile anche il bulbo oculare, che in realtà è uno schermo che avvolge gli spettatori.
Stupenda l’esperienza all’interno del Museo delle Scienze in cui i bambini (e non solo) hanno la possibilità di sperimentare e scoprire in modo piacevole il mondo delle scienze, stimolando la loro curiosità e il loro interesse. Le aree tematiche sono: la vita, il genoma umano, la ricerca spaziale, l’astronomia, lo sport, le tecniche del laser ma anche l’acqua, l’elettricità e molte altre.
Originale anche l’architettura dell’Oceanografico, l’Acquario più grande d’ Europa che ospita oltre 45.000 esemplari di specie sottomarine. Spettacolare anche la visione d’insieme che se ne ha all’interno, grazie sempre ai virtuosismi architettonici che ne fanno qualcosa di unico nel suo genere.
Il mare e l’Albufera
Continuando a pedalare verso il sud della città all’improvviso compare il mare con una bellissima spiaggia molto frequentata dai Valenciani. Si può dunque decidere se degustare prelibatezze in uno dei tanti ristoranti del lungomare oppure togliersi le scarpe e adagiarsi sulla sabbia color ocra per una meritata siesta!
Imperdibile una gita fuori porta nella laguna dell’Albufera: qui all’ora del tramonto con una tipica imbarcazione locale, l’albuferenc, si può godere della pace e tranquillità della natura.
A lezione di paella
Non potete perdervi per nessuna ragione il corso di paella valenciana. Si tiene in centro a Valencia: prima tappa il Mercado Central per fare la spesa assieme allo Chef!
Una esperienza divertente e molto interessante che ci ha aiutato a capire come distinguere le materie prime di qualità e scoprire tutti i segreti della Paella Valenciana.
Dove dormire
Per il nostro soggiorno con i bambini abbiamo scelto un comodo appartamento in centro prenotato con Singular Stays. E’ stato come inserirci subito nella quotidianità di Valencia e sentirci a nostro perfetto agio.
Dove mangiare
In questa città c’è davvero l’imbarazzo della scelta ma eccovi alcuni suggerimenti che non vi deluderanno di sicuro.
Al Mercado de Tapineria c’è la Bernarda.
Vicino alla Cattedrale, 2012 El Principio del Fin eccellente il piatto bimbi e il servizio.
Nel cuore della città vecchia un ristorante italiano con una pizza molto buona San Tommaso.
Nel lungomare di Valencia per un’ottima paella di pescado c’è El Coso.
Vicino ad Albufera in un tratto di costa selvaggio chiamato spiaggia del Saler Il ristorante Duna.
Dove noleggiare le biciclette
In una stradina del centro abbiamo trovato Free bike tour un piccolo negozio di noleggio dove parlavano persino l’italiano.