Oggi vi proponiamo un bike tour diary di quattro giorni tra Toscana, Umbria e Marche. Il racconto è quello di un nostro lettore, Stefano Farinelli, che ci propone “Un’esperienza completamente su strade asfaltate, per conoscere a ritmo lento, i borghi e le particolarità naturalistiche dell’Appennino Umbro-Marchigiano fino ad arrivare al litorale adriatico e ritorno”.
Un tour a tappe
Praticare sport all’aria aperta rende liberi di pensare e di vivere ogni momento interagendo con il creato. Da sempre la passione per lo sport mi ha portato a perseguire allenamenti, competizioni agonistiche, escursioni e tutto quello che è possibile fare a contatto con la natura.
Di norma, in questo periodo dell’anno, sono presenti molteplici gare di running/trail running e mountainbike, che impegni permettendo, mi diletto a frequentare. Il 2020 però, non è un anno “normale” ed il periodo post COVID-19 segna inevitabilmente un cambiamento nelle abitudini degli sportivi e delle persone in genere. Fino all’anno scorso, con mia moglie Lorna, il fine settimana si andava di città in città per fare gare di trail running o cicloturistiche organizzate fra colline e montagne. Mancando questi appuntamenti ci siamo detti: “dobbiamo trovare un modo per continuare a viaggiare in natura ma senza tralasciare lo sport”… ed ecco che nasce l’idea di un breve tour a tappe di quattro giorni, con le bici, in tipico stile cicloturistico lento.
L’itinerario
L’itinerario ha visto partenza ed arrivo a Sansepolcro in Valtinerina Toscana, attraversando l’Appennino in territorio umbro, giungendo fino al mar Adriatico e rientrando nuovamente per l’entroterra marchigiano di Urbino. Un susseguirsi fra alcune delle regioni più belle d’Italia che annoverano storia, arte e paesaggi ambientali tutelati.
1° tappa – Sansepolcro (Toscana) – Piobbico (Marche) – circa 53 km e 500 D+
Il cielo vistosamente perturbato un po’ ci scoraggiava nell’intraprendere la prima pedalata, anche se il chilometraggio non destava troppa preoccupazione. Circa 53 km con difficoltà media, con pianura fino a Città Di Castello (Umbria-PG), salita dolce per il passo di Bocca Serriola e poi discesa fino all’abitato di Piobbico (Marche-PU). Equipaggiamento pronto con porta pacchi e borse per mia moglie su telaio da MTB in titanio e zaino in spalla per il sottoscritto con carico 9-10 kg (purtroppo non ideale … ma non si poteva fare di meglio). Non appena trovato il giusto assetto in strada ed oltrepassata la prima parte di 15 km pianeggianti, è stata la volta dell’ascesa a Bocca Serriola. Una tipica strada di montagna, frequentata da ciclisti e motociclisti di zona ed anche utilizzata per il commercio fra Umbria e Marche in questa parte di Appennino. Pedalata lenta, con qualche sosta per mangiare frutta secca o una barretta e si svalica il passo a quota 730 m.s.l.m.
Da qui tutta discesa, oltrepassando Apecchio, fino all’abitato del Piobbico, piccolo comune fra le montagne dell’Appennino marchigiano. Piccolo ma ricco di suggestioni storiche come il palazzo Brancaleoni e di sentieri organizzati per gli escursionisti come il percorso dei folletti da farsi a piedi. Dopo aver cenato con una buona pizza ed esserci riposati in un ottimo alloggio, siamo ripartiti all’indomani in vista della costa adriatica con tappa a Fano (Marche-PU). https://youtu.be/usFPqkZ6hfQ
2° tappa – Piobbico (Marche) – Fano (Marche) – circa 60 Km e 200 D+
Ancora condizioni meteo non ideali, ma da un lato senza il sole che batte sui caschi e l’aria un po’ frizzantina, abbiamo lasciato il nostro alloggio per dirigerci verso Fano. La strada, ancora immersa nelle montagne ha subito mostrato il suo lato più interessante, ovvero il passaggio attraverso la gola del Furlo. Una stretta forra appenninica di roccia calcarea con alla base il fiume che erode continuamente conferendo sempre di più un aspetto ripido a falesia. Da qui, dopo una sosta per fare foto/video siamo ripartiti alla volta della costa adriatica, che, oltrepassato l’abitato di Fossombrone si faceva sentire con un caldo più marcato e finalmente un cielo azzurro sopra di noi. Dopo circa 3.30 ore e 60 km percorsi siamo arrivati alle porte di Fano dove ci aspettava l’Arco di Augusto, storica entrata cittadina in pietra bianca e luminosa. Dopo un buona piadina, siamo arrivati al B&B di giornata un luogo molto accogliente e familiare. Dopo aver depositato le borse, è stato il momento di prenderci un po’ di relax sulla spiaggia di sabbia fine. La giornata ormai sul finire, ci ha concesso un lauto pasto di buon pesce al ristorante. https://youtu.be/fOKuZII4rh0
3° tappa – Fano (Marche) – Urbino (Marche) – circa 44 Km e 400 D+
Dopo aver passato una rigenerante notte al B&B siamo ripartiti lungo la ciclabile che collega Fano a Pesaro. Un tratto di strada utile per evitare il traffico cittadino che devo dire essere molto presente. Qui abbiamo incontrato appassionati della bicicletta ma anche viaggiatori come noi con le borse al seguito. Dopo aver oltrepassato Pesaro, la strada sale leggermente a tratti, ma si deve fare attenzione perchè non c’è una vera e propria “corsia per le bici” direi neanche una evidente banchina laterale. Dopo aver percorso 2/3 dell’itinerario giornaliero, ci siamo trovati di fronte la salitella che porta alla città di Urbino. Seppur non essendo molto elevata in quota, dà l’idea di un promontorio in altura, con le colline sottostanti e le valli. Provenendo dal mare a quota zero si arriva in cima al centro abitato a quota 400 m.s.l.m. Urbino città spettacolare sotto il punto di vista architettonico e morfologico. Un doppio colle collegato da un corso maestro cosparso di vicoli caratteristici e piazzette. Dopo aver gustato il prodotto locale “la crescia” siamo andati cercando il nostro alloggio. Arrivata le sera ci siamo concessi un pasto con affettati locali e tortelli di bufala, con al termine un ottimo gelato realizzato con prodotti bio. La giusta carica per affrontare l’ultima tappa del giorno successivo. https://youtu.be/j3VOUj542-s
4° tappa – Urbino (Marche) – Sansepolcro (Toscana) – circa 73 Km e 1000 D+
Ultimo giorno di viaggio, un po’ con il pensiero del ritorno sotto il caldo sole, un po’ con la malinconia di portare a termine la vacanza, ci siamo avviati in direzione Urbania per poi oltrepassare l’Appennino sul passo di Bocca Trabaria. La strada da Urbino sale e scende fino ad arrivare alla cittadina di Urbania famosa per la sua chiesa dei morti, che purtroppo abbiamo trovata chiusa nell’orario in cui siamo transitati da quelle parti. Questa chiesa si dice contenere delle vere e proprie mummie, conservate grazie ad una particolare muffa presente all’interno della struttura. Con la dovuta calma, data anche la temperatura che sfiorava i 32°C ci siamo diretti prima verso Sant’Angelo in Vado, poi Mercatello sul Metauro ed infine Borgo Pace ai piedi della Massa Trabaria. Un paesaggio molto pacifico, contornato dai rilievi collinari e dai campi coltivati. Di tanto in tanto si intravedono borghetti in pietra caratteristici e aree verdi attrezzate. Giunti ai piedi del Passo di Bocca Trabaria, fra i tornanti e qualche sosta per bere e mangiare, siamo arrivati in cima ad una quota di circa 1000 m.s.l.m. Da qui, rientrati in Umbria, il percorso scende fino all’abitato di San Giustino (Pg) per poi dopo circa 4 km arrivare alla nostra mèta Sansepolcro (Toscana). https://youtu.be/Lgqura9fy_U Vacanza giunta al termine, portiamo con noi dei bellissimi ricordi ed una consapevolezza che viaggiare con le proprie forze, con borse e zaino in spalla, ti arricchisce interiormente e ti fa scoprire il territorio sotto un altro punto di vista.