Torta alle ciliegie di Vignola

C’è un paese, nel Modenese, che in questa stagione si tinge di rosso.Quello delle ciliegie scure e polpose di Vignola, le “more”. A farle crescere così dolci è la terra emiliana della valle del Panaro. Percorrerla in bici è possibile grazie alla ferrovia dismessa Modena-Vignola, circa 26 chilometri per approdare nella patria delle ciliegie. È un tour anche gastronomico di tutto rispetto. Passa dai salumi di Castenuovo Rangone al nocino e all’aceto balsamico tradizionale di Spilamberto.

Dulcis in fundo la “mora” – o meglio la “moretta” – di Vignola, un frutto delizioso che cresce in questo territorio da fine Ottocento. Una nota dolce dell’identità modenese, che ha rischiato di perdersi per strada negli anni in cui i costi di produzione valevano più di storia e sapore. Per evitarne la scomparsa è intervenuto Slow Food. Con il progetto”Salviamo la ciliegia Moretta” sono stati coinvolti cittadini e agricoltori, uniti per prendersi cura del proprio territorio e per vivere di nuovo il tempo delle ciliegie.

Ottima materia prima per dolci e marmellate, la Moretta ricomincia a circolare sulle tavole. Ed è grazie agli sforzi dei tanti contadini che hanno adottato le 800 piante distribuite a Vignola per il recupero della biodiversità che oggi possiamo fare questa torta gustosa.

 

INGREDIENTI

260 gr di farina 00

100 gr di zucchero extrafino

1 bustina di lievito

1/2 cucchiaino di sale

70 gr olio di semi

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1 uovo

230 gr di latte

450 gr di ciliegie di Vignola

zucchero a velo

PREPARAZIONE

Lavare e asciugare le morette di Vignola, privarle dell’osso con uno snocciolatore (più pratico) o incidendole con un coltello.

Miscelare farina, zucchero e lievito in una terrina di grandi dimensioni.

A parte, in una ciotola più piccola, lavorare l’uovo, il latte e l’olio di semi. Incorporare poi gli ingredienti liquidi a quelli secchi.

Aggiungere le ciliegie a pezzettoni mescolando il meno possibile dal basso in alto.

Cuocere a forno preriscaldato (200 °C) per 30 minuti circa. Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

silvia ricciardi: